“Assalto fallito”. Meloni non arretra davanti ai magistrati: c'è dietro il Pd?
Lo scontro tra il governo e i magistrati ha raggiunto elevati livelli di tensione e all’interno del centrodestra si sta studiando la giusta strategia per affrontare la situazione, cercando di trovare un equilibrio tra attacco e difesa, oltre al voler dimostrare che la miccia è stata innescata soltanto da una parte delle toghe, quelle che su spinta della sinistra stanno osteggiando la riforma della Giustizia. Una lotta che sa tanto di avvio di campagna elettorale in vista delle elezioni europee.
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La posizione di Giorgia Meloni viene riferita dal Corriere della Sera, che parla di un premier diffidente su uno scontro con i giudici: “È uno scontro che non conviene a nessuno e non siamo stati noi a cercarlo. Non siamo noi che abbiamo alzato per primi i toni. Ma qualcosa di molto grave è accaduto e la reazione del governo è stata obbligata”. “La convinzione al vertice di Fratelli d’Italia e dell’esecutivo è che una parte della magistratura si sia mossa per stoppare la riforma della giustizia targata Carlo Nordio e abbia usato strumentalmente prima il caso della ministra Daniela Santanchè e poi quello del sottosegretario Andrea Delmastro. Ma ‘l’assalto è fallito’, perché Meloni ‘non arretra’ e le nuove norme andranno avanti” la ricostruzione del quotidiano sulla vicenda.
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Per ora la linea dura non sarà abbandonata, visto che il presidente del Consiglio si sente sotto attacco da parte di un “certo potere costituito”, che fa di tutto per ostacolare la maggioranza vincente alle ultime elezioni. “I casi Delmastro e Santanchè sono un avviso per spaventarci” filtra dai più vicini a Meloni, che hanno una convinzione chiara: “C’è un filone politico che vede in alcune toghe uno strumento per cambiare gli equilibri di potere senza rispettare il voto degli italiani e il consenso. E questo filone politico - il riferimento del Corsera - fa capo ad alcuni pezzi grossi del Pd. Pensano che non possiamo governare perché saremmo razzisti, fascisti, omofobi e provano a farci cadere usando singoli magistrati”. Il centrodestra prova a far quadrato contro gli attacchi.
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