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Giustizia, Rosato sprona il governo: “Vada avanti, i magistrati temono i cambiamenti”

Pierpaolo La Rosa
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«Bisogna andare avanti con la riforma presentata dal ministro Carlo Nordio. La giustizia ne ha proprio bisogno per essere più efficiente, più giusta, più equa, per rispettare fino in fondo lo spirito garantista della nostra Costituzione, oggi spesso infranto da un utilizzo sbagliato, se non superficiale, delle informazioni di garanzia». Invita il Guardasigilli a non fermarsi, nella sua azione riformatrice, Ettore Rosato, deputato di Azione-Italia viva ed esponente del partito di Matteo Renzi. 

Onorevole Rosato,voterete dunque convintamente in Parlamento il disegno di legge Nordio? 
«Era nel nostro programma elettorale. Personalmente penso che ogni volta che la maggioranza fa una cosa condivisibile, va votata e sostenuta, ancora di più se questo è all’interno del tuo programma elettorale. Poi, nel dettaglio, con i nostri emendamenti lavoreremo sui singoli aspetti, ma con quello spirito costruttivo e collaborativo con cui abbiamo sempre lavorato in questi mesi». 

 

 

Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha parlato di attacco pesantissimo, insidioso da parte del governo per delegittimare le toghe.
«Io ritengo che bisogna abbassare i toni, non cercare lo scontro. In particolare, questo non lo deve fare la rappresentanza sindacale dei magistrati e non lo devono fare i partiti. Quello che ho sentito non va assolutamente in questa direzione. È dovere del Parlamento legiferare in materia di giustizia, il contributo al legislatore lo dà il Consiglio superiore della magistratura nella sua interlocuzione con il ministro della Giustizia».

Perché questa levata di scudi da parte dell’Anm tutte le volte in cui si parla di riformare la giustizia? 
«Perché c’è una evidente paura delle riforme e, per quanto mi riguarda, ciò mi motiva nel dire che sono ancora più urgenti. Adesso, però, bisogna che la maggioranza vada fino in fondo: la strada segnata dal ministro Nordio è una strada molto condivisibile, speriamo che la maggioranza gliela lasci percorrere».

 

 

La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione per i genitori di Matteo Renzi, Laura Bovoli e Tiziano Renzi, nel processo per false fatture. 
«Io ho paura, intanto, e lo dico ad un giornalista: gli arresti sono lo spettacolo e le assoluzioni i titoli di coda, titoli di coda che spesso si trascura di leggere. Questo vale per tutti gli imputati che poi vengono assolti. Nel caso specifico, Renzi ed i suoi familiari hanno passato molto più di un calvario e quel processo con le esasperazioni, le esagerazioni che volevano colpire il figlio politico di Laura Bovoli e Tiziano Renzi, è l’esempio di una giustizia che non è giusta e che diventa un’arma pericolosa. Le sentenze di assoluzione dimostrano che abbiamo ragione nel difendere la giustizia in quanto tale e la qualità dei nostri magistrati in particolare. Il problema è che non ci si può affidare alla fortuna, ma occorre che il percorso del processo sia più garantista e più rapido. Anche da chi oggi chiede solidarietà dai banchi del governo sono arrivati attacchi che hanno fatto molto male a persone che poi sono risultate completamente innocenti. Noi abbiamo sempre usato lo stesso metro di giudizio per amici ed avversari». 

Insomma, Nordio deve andare avanti nel suo lavoro riformatore. 
«Assolutamente sì. La critica che gli facciamo è che sono passati molti mesi e di testi legislativi ne abbiamo visti molto pochi: proviamo a dare una accelerazione sul piano delle riforme generali ed anche su quello dei provvedimenti specifici attinenti il processo».

 

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