Toscana pride 2023, odio su Meloni: appare lo striscione della vergogna
Uno striscione ignobile, offensivo, del tutto gratuito. Apparso questo pomeriggio durante il Toscana Pride 2023, la manifestazione "dell’orgoglio Lgbtq+", al quale ha partecipato anche la Regione Toscana con il proprio gonfalone. Tante le persone in strada. Tra queste l'assessore regionale alla pari opportunità, Alessandra Nardini e il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi.
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Molti intenzionati solo ad esprimere la propria idea su adozioni tra persone dello stesso sesso, riconoscimento di bimbi nati da coppie omogenitoriali e utero in affitto. Peccato che un paio di personaggi abbiano pensato bene di sventolare uno cartellone rosa. Con uno scritta volgare. "Al presidente Meloni: ti spompixxxxx". Ovviamente le x sono state inserite da noi per il doveroso rispetto che dobbiamo ai nostri lettori. Ma la questione non cambia di una virgola.
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Un invito, quello mostrato con orgoglio (di cosa, verrebbe da domandarsi), che nulla c'entra con la politica, con le rivendicazioni o con i (presunti) diritti non goduti. Nel corso del corteo è apparso un secondo striscione: "meno Meloni, più finoc*hi". Durante il serpentone ci sono poi stati anche attimi di tensione, quando all'altezza del parco delle Cascine un gruppetto di antagonisti (gli stessi che inneggiavano alla liberazione del terrorista Alfredo Cospito) si è scontrato con le forze dell'ordine.
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Durante la manifestazione sono stati infine numerosi i cori contro Giorgia Meloni. Tutti offensivi, tutti volgari, tutti inerenti alla sfera sessuale. Come dire, dare della poco di buono (ovviamente i termini erano decisamente più triviali) ad una donna è la cosa più vecchia del mondo. Questi attivisti, evidentemente, non sanno essere nemmeno originali. E non si parli di goliardia, di spirito giocoso o di satira. Quello striscione, il primo, trasuda volgarità da ogni poro. Un gioco di parole e di identità sessuale che non fa ridere, non fa riflettere. Che fa, semplicemente, schifo.