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Caso Cospito, “imputazione coatta per Delmastro”: la decisione del Gip

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Il gip di Roma ha disposto l’imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis. Per il giudice in particolare sussiste sia l’elemento oggettivo che quello soggettivo del reato. La Procura di Roma, che ora dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio, aveva chiesto l’archiviazione per Delmastro ritenendo l’esistenza oggettiva della violazione ma che non ci fossero prove sull’elemento soggettivo, ovvero che fosse consapevole dell’esistenza del segreto.

 

 

«La richiesta di archiviazione riconosce l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo - scriveva la procura nel maggio scorso in una nota - ed è fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extra penale». La vicenda riguarda la polemica parlamentare scaturita quando il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli lesse in aula alcuni passaggi di conversazioni avvenute tra detenuti al 41bis per attaccare la delegazione del Pd che si era recata in visita al carcere di Sassari per incontrare, tra gli altri, l’anarchico, che era in sciopero della fame. Quei documenti riservati Donzelli li aveva ricevuti dal suo coinquilino, cioè Delmastro.

 

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