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Energia rinnovabile, accordo tra Pichetto Fratin e Sangiuliano sulle aree idonee

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Negli scorsi giorni l’Italia ha inviato alla Commissione Europea la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec). «Con questo documento l’Italia conferma il suo sforzo sul clima e la sicurezza energetica, in linea con l’impegno che l’Europa ha chiesto a tutti i Paesi membri. Ma, nel metterlo a terra, vogliamo privilegiare un percorso che sia realistico e sostenibile per il nostro sistema economico e sociale. E che tenga anche conto della necessità di conciliare le diverse posizioni e proposte» aveva detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. E ora anche all’interno del governo c’è un’intesa sul futuro energetico del Paese.

 

 

Infatti sul decreto per le aree idonee per la costruzione di impianti di energia rinnovabile c’è stato «un punto di convergenza con il ministro Sangiuliano» e «presto avremo un’ipotesi di aree idonee» che arriverà «prima della pausa estiva», le parole di Pichetto Fratin all’Ecoforum di Legambiente a Roma. «Abbiamo trovato - ha spiegato il ministro - un punto di mediazione che si tradurrà, dopo un confronto con le Regioni, in un decreto che sarà di indirizzo e le Regioni stesse declineranno voglio chiudere con un meccanismo incentivante per le Regioni, o si apre una situazione a macchia di leopardo, dove qualcuno non vuole l’eolico e qualcun altro non vuole il fotovoltaico, qualcuno non vuole proprio produrre per altri. Quindi - ha concluso Pichetto Fratin - prima della pausa estiva esce il decreto aree idonee, poi dovrebbe tornare dall’Europa il decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili. Per fine luglio chiudiamo gran parte di questi temi».

 

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