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Zona Bianca, Renzi smaschera la sinistra: "Migliore alleata di Meloni"

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Quella di Elly Schlein "la trovo una sinistra ideologica, quando sposa le tesi" di Giuseppe Conte "o insegue temi che non interessano le persone. E in questo caso è la migliore alleata di Giorgia Meloni", afferma Matteo Renzi nel corso di Zona Bianca su Retequattro. Il leader di Italia Viva è netto: "Più la sinistra si radicalizza, più la destra si rafforza". Sul fronte della maggioranza, il direttore del Riformista osserva che "Meloni in campagna elettorale ha detto che non avrebbe preso il Mes e invece lo ratificherà. Questa cosa avverrà. E su questo farei opposizione, Farei opposizione sul fatto che in Europa quelli che ci hanno fregato, ci sono andati contro, non sono gli amici della Schlein ma gli amici della Meloni... Quelli che si sono espressi contro l’Italia sono la Polonia e l’Ungheria...", argomenta Renzi. 

 

Sullo sfondo la situazione critica che si registra in Francia, con le rivolte nelle banlieue di numerose città che infiamma il Paese dopo l'uccisione di un ragazzo di origini nordafricane da parte della polizia. Può accadere in Italia ciò che sta avvenendo in Francia? "Credo di no. No, almeno per il momento assolutamente no. Ma bisogna lavorare su alcuni punti", spiega Renzi. "Bisogna stare dalla parte del presidente Macron, che sta scegliendo strada dura. Non ha alternative. In Francia c’è spesso il fenomeno delle proteste ma quello che sta accadendo ora non ha legami con l’uccisione di Nahel, è una rivolta organizzata, gestita e finanziata dalla criminalità. Prima si rimette a posto, legge e ordine, poi si discute. C’è sicuramente una questione sociale, ma in nome della questione sociale non vai a uccidere un pompiere"", afferma l'ex premier che dà ragione alla linea del presidente francese. "Estrema destra ed estrema sinistra hanno un interesse convergente, hanno tutto l’interesse a soffiare sul fuoco per sfasciare tutto e giocarsela tra loro", osserva Renzi. 

 

Nel corso della puntata di lunedì 3 luglio del programma condotto da Giuseppe Brindisi, Renzi è tornato sulle polemiche che hanno seguito la scomparsa di Silvio Berlusconi: "Con lui ho avuto un rapporto altalenante" ma "sempre di grande stima reciproca. Non mi ha mai votato la fiducia. Io gliel’ho sempre ricordato scherzando: ’presidente hai dato la fiducia a Monti a Letta, ma a me no', e lui rideva... Siamo andati anche allo scontro, come sul famoso patto del Nazareno quando lo abbiamo rotto, ma da parte mia c’è sempre stato un grande rispetto umano. Un rispetto umano che è mancato un poco quando ai funerali qualcuno ha attaccato persino da morto il presidente Berlusconi... Si può non essere d’accordo con Berlusconi ma il rispetto umano non può venire meno", ha commentato Renzi che ricorda un aneddoto sul Cavaliere: "Era un artista, una volta mi disse ’che bello che abbiamo fatto insieme il job act..’. Io gli ricordai ’presidente, il job act l’ho fatto io' e lui diceva che non è così e rideva... Alla fine finì con una risata. Berlusconi era fantastico". 

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