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Sondaggi, Schlein all'angolo: il Pd è in caduta libera. Balzo FdI-Lega

Come ogni lunedì è tempo di sondaggi. E le intenzioni di voto degli italiani tornano sotto i riflettori. Rispetto a sette giorni fa, secondo la rilevazione Quorum\YouTrend per Skytg24, cresce ancora Fratelli d’Italia che si afferma nuovamente come primo partito nel Paese. Quasi 3 italiani su 10 infatti darebbero la propria preferenza al partito del premier; con il 29,4%, FdI guida la maggioranza di centrodestra e registra un +0,7% in una settimana. Aumento anche per la Lega di Matteo Salvini che raccoglie un +0,4% e si afferma come secondo partito della maggioranza con l’8,6% delle preferenze.

 

  

Perde slancio Forza Italia: gli azzurri, orfani di Silvio Berlusconi, soffrono un calo fisiologico dopo il boom nei sondaggi dopo la morte del proprio leader e ora cedono quasi un punto percentuale (-0,9%), assestandosi al 6,9%. Sorprendente il balzo di Noi Moderati di Maurizio Lupi che grazie a un +0,4% raccoglie l’1.6% delle preferenze. In totale, con Lega e FdI che fanno da traino, avanza l’intero centrodestra che raccoglie il 46,5% delle intenzioni di voto con un balzo in avanti dello 0,6%. 

 

Centrosinistra invece in subbuglio. Il Partito Democratico di Elly Schlein perde mezzo punto percentuale negli ultimi sette giorni e, seppur rimanga la seconda formazione politica del paese, aumento il distacco da Fratelli d’Italia, con il 20,1% delle preferenze. Verdi\Sinistra e +Europa invece fanno registrare aumenti poco significativi ma in netta controtendenza con il Pd (+0,3% e +0,5%) e rispettivamente rimangono al 3,5% e al 2,5%. Il centrosinistra in totale registra così il 26,1% dei voti con una crescita dello 0,3%. 

 

Capitolo a parte quello del Movimento Cinque Stelle, in calo dello 0,2% e che si mantiene a 5 punti percentuali dal Pd di Schlein (15,4%). Capitolo Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda: i calendiani si fermano al 3,3% con una variazione del -0,2%; i renziani invece salgono al 2,7% con un balzo dello 0,2%. Per l’Italia di Gianluigi Paragone invece rimane stabile al 1,7%. Gli altri partiti invece perdono l’0,7%, assestandosi al 4,3%. Preoccupante, infine, il dato degli indecisi e astenuti che cresce ancora segnando il 43,3% (+3 su base settimanale).