Pagnoncelli demolisce il Pd targato Schlein. Sorpresa Renzi nel sondaggio
Elly Schlein e il suo Partito Democratico stanno pian piano sciupando tutto il loro hype. L'approdo dell'ex vicepresidente dell'Emilia-Romagna alla segreteria del Pd avrebbe dovuto portare un velo di novità, o quantomeno un indirizzo politico ben delineato dopo l'addio tempestoso di Enrico Letta. E invece le spaccature interne al partito hanno impantanato anche Schlein nelle stesse sabbie mobili. E la fiducia degli elettori sembra risentirne. Secondo quanto riportato dal sondaggio sulle intenzioni di voto svolto da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, i Dem rispetto a maggio vedono un calo vertiginoso dei propri consensi (19,4%), con una variazione di un punto percentuale. Al contrario, rimane invece stabile l'approvazione degli italiani sulla maggioranza di governo, con il centrodestra che si attesta al 46,2%. Nonostante il caso Santanchè stia preoccupando non poco la coalizione guidata da Giorgia Meloni e, in campo europeo, il tema Mes abbia scatenato diverse polemiche, il governo non sbanda agli occhi degli elettori.
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In questo senso è decisivo l'apporto, almeno per il momento, della Lega di Matteo Salvini, che è cresciuta di quasi un punto percentuale. Questo incremento di consensi può essere ricondotto alle misure severe che il leader ha proposto sulla questione sicurezza stradale, con tolleranza zero verso droghe e alcol al volante. Mentre per quel che riguarda l'opposizione si registra una ripresa forte del Movimento 5 Stelle, che probabilmente si è accaparrato i voti smarriti dal Pd. Il partito dell'ex premier Giuseppe Conte è quello cresciuto di più, con una variazione positiva di oltre un punto, che lo attesta al 16.2%. Ormai a pochi passi dalla prima forza di opposizione. Al centro anche Matteo Renzi e la sua Italia Viva aumentano il passo, staccando di un punto preciso il partito di Carlo Calenda (4,1% contro 3,1% di Azione).
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Il sondaggista ha anche analizzando il gradimento rivolto verso i singoli capi di partito. E qui la sorpresa è Antonio Tajani, che dopo la morte di Silvio Berlusconi si è preso la leadership di Forza Italia. L'attuale ministro degli Esteri, complice lo scossone della scomparsa del Cavaliere, ha un indice di apprezzamento pari a 34 che significa primo posto. Parecchio positivi anche i dati in crescita di due punti di Renzi e Salvini. Mentre anche qui crolla di ben cinque punti Schlein. Capitolo Meloni: il gradimento del presidente del Consiglio è ancora molto solido con 53 punti.
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