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Scomparsa di Kata, Matteo Renzi attacca la Procura di Firenze

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Scomparsa di Kata, Matteo Renzi attacca la procura di Firenze. I magistrati sarebbero colpevoli di aver aspettato troppo prima di intervenire per sgomberare l'ex hotel Astoro dopo la scomparsa della bambina. "Altro che lo stadio e le carte bollate, in questa città la Procura pensi a sgomberare gli immobili in tempo: perché hanno aspettato una settimana per l’ex Astor? Cosa avevano da fare? Se c’è una richiesta della Digos e del Comune bisogna intervenire. La Procura fiorentina ha sbagliato nel settembre 2022 e poi, quando il 10 giugno sparisce Kata, perché ha aspettato? Si tratta di una responsabilità atroce». Così il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, commentando la vicenda di Kata durante una conferenza stampa a Palazzo Vecchio. «C’è un ex hotel occupato - aggiunge Renzi - dove scompaiono i bambini, siamo ormai in una città che non si riconosce più».

 

 

 

Del caso Kataleya aveva parlato anche il ministro dell'Interno Piantedosi. «Con molta franchezza e nel rispetto della riservatezza delle indagini giudiziarie, dico che non mi risulta che ci siano delle tracce marcatamente definite di ricerca della ragazza e del contesto in cui è maturata la scomparsa della bambina. Però gli investigatori stanno lavorando in modo massiccio. Confido che quanto prima qualche elemento in più possa portare sulla giusta pista, è legittimo e doveroso mantenere sempre accesa la speranza». Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto a Dritto e Rovescio su Rete4, sulla scomparsa della piccola Kata a Firenze. Sulla questione delle occupazioni abusive, ha dichiarato: «Il problema della difficoltà di portare avanti un piano, che pure abbiamo, di progressiva liberazione degli immobili occupati sta nel fatto che molto spesso i racket utilizzano le persone come veri e propri scudi umani, persone spesso in condizioni di vulnerabilità, bambini, la stessa Kata era una bambina. Sto cercando - ha spiegato - di portare avanti un piano di sollecitazione degli interventi sollecitando i sistemi di welfare territoriale, a coloro i quali è necessario e legittimo offrire soluzioni alternativi, queste vengano trovate e realizzate al piu presto. L’obiettivo è conciliare al più presto il difficile equilibrio del ripristino delle condizioni legalità ma senza trasferire il problema sulla strada. È un tema molto complesso», ha aggiunto.

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