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M5s, ora Conte rischia: "Non sei il Re Sole", grillini scatenati dopo la debacle

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Una parabola discendente che continua la sua traiettoria verso il basso quella del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. I, dato uscito dalle elezioni in Molise è imbarazzante: il 7%. L’alleanza tra Pd e 5 stelle, più l’alleanza Verdi e sinistra, si è fermata al 36 per cento. Soprattutto per colpa del crollo M5s che solo cinque anni fa aveva poco meno del 32 per cento e che oggi è precipitato al 7 per cento. Ora Conte paga il prezzo delle sue scelte, e rischia di bruciarsi con il fuoco amico all'interno del Movimento. "I meriti di questo risultato sono tutti di Conte. La politica non funziona con un partito personale. Ha fatto fuori una classe dirigente e ora si vedono i risultati", è lo sfogo di un esponente M5s riportato dal Corriere della sera, che raccoglie le reazioni ne delusi dell'ex avvocato del popolo. 

 

La frase più dura è quella che recita: "Non siamo più ai tempi del Re Sole".  "Anziché prendere un caffè al bar, forse serviva andare tra le gente, nelle piazze, ascoltare e fare i banchetti", sottolinea un altro pentastellato mentre i suoi fedelissimi provano a difenderlo per una "sconfitta attesa", in virtù di una "flessione in linea con le amministrative".

 

Insomma, il campo largo non funziona e non funziona neanche la strana dialettica innescata con Elly Schlein tra aperture, fughe e strappi come quello dopo la manifestazione M5s di Roma dove Beppe Grillo ha lanciato le tanto discusse brigate di cittadinanza. Insomma, a meno di un anno alle Europee il capo politico del Movimento per la prima volta finisce sulla graticola dei 5stelle. 

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