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Elezioni regionali in Molise, centrodestra e Renzi insieme per le nuove alleanze
Una vittoria agile, netta, perentoria. Francesco Roberti è il nuovo governatore del Molise. Mancano ancora due sezioni ma la sostanza non cambia: l'alleanza tra il centrodestra e il Terzo Polo è piaciuta. Molto, a giudicare dal 62% dei consensi raggiunti. Numeri da Prima Repubblica. Ma al di là delle indubbie capacità dell'ingegnere di Montefalcone, l'esperimento molisano apre a enormi prospettive nazionali.
Partiamo da alcuni punti fermi. Forza Italia, dopo la morte di Silvio Berlusconi, non riesce a trovare una sintesi interna. E non è un mistero che Matteo Renzi, pur nella doverosa discrezione necessaria per operazioni del genere, è molto interessato a inglobare il più importante movimento centrista italiano. Al tempo stesso, il governo guidato da Giorgia Meloni ha assoluta necessità di allargare la propria base. Non tanto in vista dei lavori parlamentari ordinari ma per arrivare a dama al vero, grande obiettivo del segretario di Fdi: le riforme costituzionali. Sul tema del premierato, la vicinanza col leader di Italia Viva è trasparente. Ma questo "matrimonio politico" potrebbe cambiare alcuni scenari anche in ambito locale. In Toscana, in particolare modo. Nella sua terra di origine, il nativo di Rignano ha, ancora oggi, un peso specifico notevole. E in vista delle elezioni comunali di Firenze, che il prossimo anno sanciranno l'erede di Dario Nardella (al termine del suo secondo mandato e, quindi, non candidabile), sottotraccia sono già partiti dialoghi, confronti e discussioni. Perché se la formula molisana, magari con un candidato civico proveniente dal mondo dell'economia, dovesse ripetersi sulle rive dell'Arno, il Partito Democratico di Elly Schlein rischierebbe davvero di perdere l'ultimo fortino rosso. Uno scenario da incubo per il segretario che, da quando ha preso il comando a Botteghe Oscure, non ha vinto una mano nemmeno a briscola.