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Caso Visibilia, il ministro Santanchè replica alle accuse: non mi dimetto
Sarà la conferenza dei capigruppo del Senato, convocata oggi alle 16, a stabilire quando e in che modo Daniela Santanchè riferirà in Parlamento dopo quanto emerso dall’inchiesta di Report sulla gestione delle sue società, Ki Group e Visibilia. Il pressing delle opposizioni per un suo passo indietro resta forte, ma la ministra del Turismo tira dritto: «Dimettermi? Per cosa? Siate seri, andiamo dietro a Report?», replica. Non solo. «Mi sembra che la maggioranza sia non solo compatta ma più compatta. Dovete cercare altre cose per far sì che la maggioranza non sia compatta», aggiunge. Dopo l’affondo arrivato dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari («aspettiamo la ministra in aula», aveva detto il capogruppo della Lega alla Camera), in effetti, è Matteo Salvini ad abbassare i toni. «Io mi fido dei colleghi con cui lavoro in Consiglio dei ministri e non è un articolo di giornale o una trasmissione televisiva a farmi cambiare idea, anche perché stando agli stessi io avrei dovuto rubare alcuni milioni di euro ed essere arrestato alcune decine di volte e poi è finito in nulla». «Quindi io mi fido - assicura il leader della Lega- scelga lei se venire o non venire, per me non è assolutamente necessario che la sinistra faccia processi mediatici». Il chiarimento, in ogni caso, potrebbe slittare alla prossima settimana. Il M5S continua a chiedere una informativa urgente ma - spiegano dalla maggioranza - «per calendarizzarla questa settimana non ci sono i tempi tecnici. L’unico "buco" in calendario sarebbe giovedì mattina, ma c’è il sindacato ispettivo». Il Pd, poi, vuole tentare un’altra strada: «Noi vorremmo che Santanchè rispondesse nel merito e in modo puntuale all’interrogazione che abbiamo presentato». «Calendarizzando l’informativa urgente, che non prevede un voto, Santanché viene in aula e fa il suo show - spiegano i dem Vogliamo risposte precise alle domande che abbiamo fatto».
La lista dei ministri che dovrà rispondere questa settimana al question time, però, è già stata definita: giovedì saranno in Aula a palazzo Madama il Guardasigilli Carlo Nordio e la titolare dell’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini: non Santanchè, ed è «difficile» che l’agenda venga integrata per questa settimana. Quanto a una possibile mozione di sfiducia che Pd, M5S e Avs potrebbero presentare nei confronti della ministra del Turismo, «quello potrebbe avvenire più avanti, quando avremo maggiori elementi», viene spiegato. «Il Pd ha presentato un’interrogazione perché la sua impresa avrebbe un debito di 2,7 milioni con lo Stato. La mozione di sfiducia? Un passo alla volta, intanto ascoltiamo cosa ha da dire in Parlamento», spiega Schlein. I Dem sono convinti che un voto adesso avrebbe l’effetto di ricompattare la maggioranza, facendo tornare sui propri passi anche FI e Lega dopo i dubbi espressi nei giorni scorsi. Tutto, insomma, è in mano alla maggioranza che potrebbe optare per un’informativa la settimana prossima, in attesa di nuovi, eventuali, sviluppi in arrivo dalla procura. Sono fissate a dopo l’estate, infatti, le udienze fallimentari delle società, mentre la Procura di Milano indaga sulla «galassia» Visibilia e sui prestiti obbligazionari di provenienza offshore, per comprendere la liceità o meno dei contratti sottoscritti con il ’fondò Negma. Il fascicolo dei pm milanesi- la ministra non è indagata - punta a capire se vi siano o meno gli estremi per contestare il reato di aggiotaggio e manipolazione del mercato e se i prestiti siano stati utilizzati per pagare emolumenti e bonus al management di Visibilia, scaricando sui piccoli azionisti il costo del crollo del titolo in borsa.