Caso Visibilia, il ministro Santanchè pronta a chiarire tutto: fiera di riferire in Aula
«Io penso che non ci sia nessun problema a riferire. È una richiesta legittima del Parlamento, sono contenta che il ministro Santanchè abbia dato la sua disponibilità. L’ho vista tranquilla in queste ore, come sono tranquilla io». Dopo giorni di pressing dell’opposizione, e anche di Lega e una parte di Forza Italia, sulla ministra del Turismo Daniela Santanchè a fare chiarezza sulla sua attività di imprenditrice, ora è la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni a intervenire. La premier allontana le polemiche ma la sua non sembra una difesa d’ufficio, quanto un modo per scacciare ogni ombra dal suo governo e dal suo partito. «Mi sembra che si sia svegliata anche la premier», la replica della segretaria del Pd, Elly Schlein, per la quale «la questione degli affari di Santanchè sta imbarazzando anche il governo al punto che ci hanno dato ragione». A stretto giro arriva la conferma della disponibilità ad andare in Aula da parte della stessa Santanchè: «Se sarà formalizzatala richiesta che devo andare a riferire in Parlamento sarò fiera e orgogliosa di farlo», dice arrivando a Ischia a una iniziativa dei Conservatori europei. «Rinvio a giudizio? - ha aggiunto - Ad oggi non ho mai ricevuto un avviso di garanzia, quindi non capisco come si possa parlare di rinvio a giudizio».
Una risposta che però non basta al Pd, che da giorni sollecita una chiarimento e ora evoca le dimissioni. «Non c’è niente da formalizzare - replica la capogruppo dem Chiara Braga - Le opposizioni glielo chiedono da giorni e ora anche il Governo di cui fa parte». Al Senato, il responsabile economico della segretaria Pd Antonio Misiani ha depositato un’interrogazione alla premier e ai ministri Calderone e Urso su «quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di fare al più presto chiarezza» su fatti che «al di là delle loro eventuali implicazioni sui piani civile e penale, non sono degni della disciplina e dell’onore che dovrebbero caratterizzare le azioni di un ministro della Repubblica». «Venga, chiarisca e valuteremo», attacca il leader M5s Giuseppe Conte. «Noi insisteremo tranquillamente a chiedere che sia fatta chiarezza fino in fondo», dice il segretario di Sinistra Italia Nicola Fratoianni, rilanciando la petizione online di Alleanza Verdi e Sinistra per le dimissioni, che in 24 ore ha raccolto 20mila firme.