Montagne e polemiche

Polemica sulle croci delle vette alpine, Salvini tuona: “Dovrete passare sul mio corpo”

Bufera sulle croci presenti sulle vette alpine. “Basta nuove croci sulle vette delle montagne, sono anacronistiche, non rappresentano tutti gli scalatori. Quelle attuali non saranno toccate, ma le cime devono essere territorio neutro” la posizione del Club Alpino Italiano, che ha mandato su tutte le furie Matteo Salvini. “Dovrete passare sul mio corpo per togliere un solo crocifisso da una vetta alpina, senza se e senza ma. Rispetto le idee di tutti, amo la montagna e penso che il Cai faccia un lavoro enorme per tutelarla e valorizzarla. Penso però che la proposta di ‘vietare’ il Crocifisso in montagna perché ‘divisivo e anacronistico’ sia una sciocchezza, senza cuore e senza senso, che nega la nostra Storia, la nostra cultura, il nostro passato e il nostro futuro” le parole in un post su Facebook del leader della Lega.

 

  

 

Dopo le parole di fuoco di Salvini è arrivato l’intervento del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, che chiarisce la posizione del Cai: “Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Quanto pubblicato - sostiene in una nota - è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. Personalmente, come credo tutti quelli che hanno salito il Cervino, non riesco ad immaginare la cima di questa nostra montagna senza la sua famosa croce. Voglio scusarmi personalmente con il Ministro per l’equivoco generato dagli articoli apparsi sulla stampa e voglio rassicurare che per ogni argomento di tale portata il nostro Ministero vigilante sarà sempre interpellato e coinvolto”. La barricata di Salvini sembra aver funzionato.