diritti e famiglia
Maternità surrogata, Roccella lancia la "sanatoria per i bambini nati fino a oggi"
“Dovremo pensare a una soluzione legale per i bambini nati fin qui”. Eugenia Roccella, ministra della Famiglia, Natalità e Pari opportunità, ha lanciato la proposta di una sanatoria per i figli nati da coppie che hanno fatto ricorso alla gestazione per altri. Una soluzione "pensata per quando sarà entrata in vigore la nuova legge che renderà la maternità surrogata un 'reato universale'", ha detto Roccella durante la registrazione de 'La Confessione' di Peter Gomez, in onda sul Nove venerdì 23 giugno alle 22.45,
“Dovremo pensare a una sorta di sanatoria una volta che ci sarà la nuova legge per la perseguibilità dell'utero in affitto, anche per chi lo fa all'estero, visto che in Italia è già vietato per fortuna – ha detto l'esponente del governo Meloni - Io penso che sia utile introdurre una soluzione legale che non sia un modo di aggirare le leggi per i bambini nati fin qui”. Una proposta che arriva dopo la richiesta della Procura al Tribunale di Padova di cancellare il riconoscimento di 33 bambini figli di coppie formate da due donne, registrati dal sindaco della città Sergio Giordani a partire dal 2017. Tra questi non figurerebbero bambini nati grazie alla maternità surrogata. Roccella sembra riferirsi invece a una futura sanatoria proprio per i bambini nati grazie alla gestazione per altri per quando sarà approvata la legge che considera l'utero in affitto reato universale.
Intanto la ministra sui social ha intervenuta sulle decisioni della Corte europea dei diritti dell’Uomo che ha dichiarato irricevibili i ricorsi presentati da diverse coppie italiane che contestavano il rifiuto di trascrivere nei registri dell’Anagrafe i certificati di nascita esteri di bambini nati con la maternità surrogata. "Oggi la Corte europea dei Diritti dell’uomo ha bocciato i ricorsi di coppie italiane omo ed eterosessuali che lamentavano la mancata trascrizione nel nostro Paese di atti di nascita esteri di bambini nati con l’utero in affitto", ha scritto Roccella, "secondo la corte di Strasburgo, il rapporto dei bambini con il partner del genitore biologico avrebbe potuto essere pienamente garantito dalle regole italiane sull’adozione, ed è responsabilità delle coppie non avervi fatto ricorso. È quello che diciamo da tempo, soprattutto dopo le recenti sentenze della Cassazione e della Corte costituzionale in materia, eppure abbiamo dovuto subire molti attacchi e soprattutto ascoltare tante bugie sulla pelle dei bambini. Tutti i bambini in Italia hanno tutti i diritti, come sanno bene le mamme single e come oggi ancora una volta è stato riconosciuto in Europa. Dopo la sentenza di oggi le bugie avranno fine?".