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Maturità, Valditara telefona all'ex ministro Bianchi: “Nessun intento polemico”. Pace fatta

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Si calmano le acque dopo una mattinata ricca di polemiche. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha telefonato all'ex ministro Patrizio Bianchi e ha sottolineato che non c'era "nessun intento polemico" sulla scelta della traccia relativa alla lettera scritta dagli accademici all'allora ministro. Secondo quanto apprende LaPresse, la telefonata è stata "cordiale", i due si sono chiariti e il ministro Valditara ha sottolineato che la scelta non è stata fatta con "dolo" né con un "intento denigratorio”. In particolare è arrivata pure una dichiarazioni dell’ex ministro Bianchi, che ha chiuso il caso: “Ringrazio il ministro Valditara per la cordiale telefonata con cui mi ha espresso la sua stima ed il suo riconoscimento del lavoro svolto per riportare i ragazzi e le ragazze a scuola dopo la drammatica interruzione del Covid, permettendo quindi loro di sostenere nel 2022 l’esame di maturità nella pienezza delle prove scritte ed orali. Abbiamo condiviso la necessità che si torni in questi giorni a cogliere la rilevanza della scuola come comunità, proseguendo sulla via delle riforme già avviate. Ringrazio i tanti che in queste ore mi hanno espresso la loro amicizia”.

 

 

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito in una nota aveva già risposto alle polemiche dopo la prima prova di maturità andata in scena oggi: “In merito alla traccia relativa alla lettera scritta a suo tempo da illustri accademici all’allora Ministro Patrizio Bianchi, è cosa nota che il ministro Bianchi ha avuto il merito di aver reintrodotto gli scritti all’Esame di Stato. La lettera rappresenta uno spunto di cronaca per stimolare nei ragazzi una riflessione su che cosa rappresenti la Maturità e sulla sua impostazione, in particolare dopo l’esperienza del Covid. Nessun intento politico né tantomeno denigratorio”.

 

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