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Giorgetti si scaglia contro la burocrazia: la ‘scannocrazia’ tormenta le imprese
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel corso della cerimonia per il 249esimo anniversario della Guardia di Finanza, ha preso di petto la burocrazia italiana, un vero peso morto per le aziende: “Troppo spesso in Italia per esito di una furia causidica e del dettaglio la burocrazia evolve a ‘scannocrazia’ come la chiamava Carlo Collodi, raffinato polemista, deluso già ai suoi tempi dalla natura divorante, dall’accanimento causidico della struttura statale. Procedure, leggi e regolamenti, che si intrecciano e come un’Idra tormentano le aziende operose, proteggendo alla fine le peggiori. Questa colpa dello Stato non possiamo più eluderla, occorre la riforma più pratica della pubblica amministrazione, quella basata sull’evidenza e il buon senso. Di questo buon senso, per quanto sin d’ora possibile, si ricordi ogni funzione dello Stato nel meritorio svolgimento del proprio dovere. La patologia italiana troppo spesso confonde e disarma i migliori”.
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Il vice-segretario leghista si è poi espresso sull’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce, che alzandoli cerca di contenere e ridurre l’inflazione: “Da questa congiuntura risulta evidente che la politica monetaria più severa avrà ripercussioni sulla nostra economia, ma il nostro sistema produttivo è caratterizzato da un elevato grado di solidità e capacità di reazione e adattamento a scenari incerti. Tutti i dati recenti confermano che le imprese italiane hanno aumentato la loro redditività, i livelli di liquidità, con un costante aumento degli investimenti. Una riconferma del fatto che la nostra forza industriale - ha spiegato ancora Giorgetti - è la fonte primaria della nostra stabilità economica. Innovazione, digitalizzazione, green economy sono trend di lungo periodo che devono essere sfruttati dalle imprese italiane per aumentare ulteriormente la propria competitività nel mondo”.