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Sondaggio Masia, "forti variazioni": l'effetto Berlusconi e un crollo a sinistra

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Ci soni "variazioni importanti" nell'ultimo sondaggio politico presentato da Fabrizio Masia ad Agorà, su Rai3. E non riguardano solo l'aumento di consenso di Forza Italia dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Nella puntata di lunedì 19 giugno il sondaggista snocciola i dati dell'ultima rilevazione Emg-Different sulle intenzioni di voto e non mancano le sorprese. "È stata una settimana delicata, ci sonio forti variazioni nelle intenzioni di voto" premette Masia. Il dato che balza subito all'occhio è quello di Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni "è rimbalzato, ha preso mezzo punto in una settimana" ed ò salito al 28 per cento. Il Pd di Elly Schlein cresce dello 0,1 e oggi è al 20 per cento (il sondaggio naturalmente è precedente alle polemiche sulla manifestazione del M5s e ai malumori tra i dem). 

 

Calo rilevante del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: oggi è al 14,6 per cento in virtù di un calo di sei decimali negli ultimi sette giorni. Anche la Lega "ha perso moltissimo", spiega Masia. Il Carroccio è al 9,2 per cento (-0,8). Boom di Forza Italia sull'ondata emotiva della scomparsa del suo fondatore: gli azzurri guadagno un punto e mezzo e salgono all'8,9 per cento. Le altre liste: +Europa 3 per cento, Azione 3,3, Italia viva 3,2, Verdi-Sinistra 2,4, Italexit 2, Unione Popolare 1,5, Noi moderati 1,3. 

 

Il centrodestra "si è rafforzato notevolmente, un buon segnale per la maggioranza", commenta il sondaggista che mostra anche un dato sul futuro di Forza Italia. La domanda posta agli intervistati è: a chi guarderà l'elettorato di FI dopo la scomparsa di Berlusconi? Ebbene, il 35 per cento ha risposto Antonio Tajani, il 20 Giorgia Meloni, poi nell'ordine Matteo Salvini, Matteo Renzi, Maurizio Lupi e Carlo Calenda.  

 

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