Forza Italia, Tajani detta i tempi e strizza l'occhio a Meloni: leali al governo
Antonio Tajani prova a tracciare una rotta sicura per traghettare Forza Italia. Il ministro degli Esteri, che ha preso le redini del partito dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, è stato intervistato dal Corriere della Sera e ha dettato le priorità degli azzurri: «Chiederò nel Comitato di presidenza che il Consiglio nazionale di Forza Italia per eleggere il presidente si tenga prima della pausa estiva. Abbiamo molto da fare, la campagna elettorale in Molise, tante iniziative già in cantiere. Per il resto, nessuno si sente il sostituto di Silvio Berlusconi. Sarebbe impossibile. Fino al giorno delle elezioni, cercherò di guidare Forza Italia senza timore di affrontare le difficoltà, e con la linea chiara che ci ha affidato Berlusconi».
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In particolare la linea del partito non cambierà dopo la scomparsa del Cavaliere, assicura il titolare della Farnesina: «Lealtà al governo di centrodestra, riforme istituzionali, sburocratizzazione, innalzamento delle pensioni minime, meno tasse, più infrastrutture, europeismo e atlantismo, un ambientalismo pragmatico e non ideologico e un ruolo da protagonisti all’interno del Ppe. Non cambieremo».
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Ma come si governa un partito con tante anime che solo Berlusconi finora ha tenuto unito? La domanda rivolta a Tajani, che replica così: «Lo si fa in sintonia con la classe dirigente e rispettando lo statuto. Dobbiamo tutti essere coinvolti in questo cammino, tutti. Il Congresso? Vedremo, certamente non prima del prossimo anno, ma il lavoro per le Europee e per il radicamento sul territorio, il tesseramento, l’ampliamento del nostro partito, dobbiamo iniziarlo subito. Sono sempre stato contrario alle correnti, non credo ai personalismi ma alle persone e sono sicuro che tutti avranno qualcosa di importante da fare. Tutti, è la mia intenzione, saranno coinvolti, il movimento deve essere unito, e ripeto, ci sarà un ruolo per chiunque voglia lavorare». Chiosa su un possibile ruolo per Marta Fascina e i figli di Berlusconi: «Deciderà lei cosa fare. Ora quello che conta è lavorare tutti insieme, uniti. I figli? Saranno loro a decidere se avere un ruolo politico, al momento Marina è stata molto chiara. Ci sono accanto, ci incoraggiano, ci danno sostegno, nel ‘rispetto dei diversi ruoli’».
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