Forza Italia avanti nel segno e nel nome di Berlusconi
Avanti nel segno (e nel nome) di Silvio Berlusconi, e con la 'benedizione' della figlia maggiore del Cavaliere, Marina. Forza Italia, due giorni dopo aver tributato l'ultimo saluto al suo fondatore e leader, fa quadrato e il coordinatore del partito, Antonio Tajani, si mostra fiducioso e determinato. Sebbene, come tutti i forzisti, ancora scosso: "Per noi - esordisce in un affollato incontro con la stampa convocato nella sede azzurra a Roma - non è certamente facile oggi parlare perché siamo ancora profondamente scossi e feriti per la scomparsa del nostro leader, che resterà sempre il nostro leader. È difficile guardare al futuro senza di lui, ma lui voleva che guardassimo al futuro. Berlusconi è un leader che non scompare, il suo pensiero e i suoi sogni rimarranno". Poi rivela della conversazione con Marina Berlusconi: "Stamane ho ricevuto una sua telefonata, mi ha chiesto di ringraziare tutta Forza Italia per il modo in cui è stata vicina al fondatore e alla famiglia. Mi ha ribadito, nel rispetto dei ruoli, la stima, l'affetto e la vicinanza della famiglia a Forza Italia, una delle maggiori realizzazioni di Silvio Berlusconi".
Proprio la primogenita del Cav appare ora come 'garante' della continuità, come ha mostrato anche dando la mano, all'uscita dai funerali di Stato, all'ultima compagna di Berlusconi, Marta Fascina. Per la quale però al momento non sono previsti ruoli: "Era la compagna di vita di Berlusconi, è una deputata e non c'è bisogno di ritagliare per lei spazi formali", dice Tajani. E spiega, da statuto, quali saranno ora i passaggi del partito: "Giovedì prossimo si riunirà il Comitato di presidenza che convocherà il Consiglio nazionale, che sarà chiamato a eleggere il presidente che dovrà guidare il partito fino al prossimo Congresso nazionale. Questi sono gli adempimenti statutari". Un 'traghettatore', con ogni probabilità lo stesso Tajani, verso un Congresso che, per motivi organizzativi, non si terrà a breve: "Studieremo le date, quest'anno è impossibile, non ci sono i tempi tecnici". Intanto però il partito prova a cercare nuova linfa: "Il 24 e il 25 di questo mese saranno le giornate del tesseramento".
Tutto in omaggio e nel ricordo di Berlusconi, il cui nome resterà "per sempre" nel simbolo del partito: "Berlusconi è il partito, questo sarà sempre il partito di Silvio Berlusconi". Mentre "è prematuro" parlare della candidatura per il seggio al Senato rimasto vacante: per le suppletive c'è la 'suggestione' Paolo Berlusconi, in un seggio che ha un grande valore simbolico per FI, ma Tajani frena: "Al momento non si parla di candidature anche perché le suppletive si svolgeranno entro il 29 ottobre. Ne parleremo con gli alleati".
Intanto, annuncia il vicepremier, "il 29 settembre", giorno del compleanno del Cav, "si inaugura una tre giorni a Paestum per prepararci alle elezioni europee. Quella giornata sarà per noi sempre una giornata di mobilitazione per onorare la memoria di Berlusconi, e perché lui da lassù possa vedere che siamo determinati ad andare avanti per essere il centro della politica italiana". "Voglio ribadire - aggiunge il ministro degli Esteri - che tutto il movimento politico è unito nel nome di Silvio Berlusconi e tutti i nostri parlamentari sono impegnati a lavorare affinché il nostro partito si confermi un grande partito liberale, cristiano, riformista, garantista, europeista e atlantista. Cercheremo di essere all'altezza della sua eredità e non ci risparmieremo".
"Oggi siamo in mare aperto, ma come sa chi va a vela è essenziale l'armonia nella squadra per arrivare in porto", sottolinea la capogruppo al Senato, Licia Ronzulli, che assicura: "Il nostro sarà un percorso condiviso per dare continuità a quello che ha realizzato Silvio Berlusconi. Le nostre parole d'ordine sono libertà e unità. Oggi unità, come lui ci ha insegnato, unità nel partito, con gli alleati della coalizione, sempre per il bene del Paese". "Il cammino che ci attende - spiega il capogruppo a Montecitorio, Paolo Barelli - non sarà semplice", ma c'è determinazione nel "proseguire un cammino che deve essere vincente, così come è sempre stata vincente la voglia di far bene all'Italia per il nostro presidente, Silvio Berlusconi".
Nessun timore di fuoriuscite da FI ora che viene a mancare il 'collante' del fondatore, anzi: "Se i parlamentari di altri partiti vogliono aderire ai nostri gruppi sono i benvenuti, abbiamo avuto ingressi importanti recentemente, penso a Caterina Chinnici. Direi che più che uscite ci aspettiamo ingressi", chiosa Tajani.