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Berlusconi, il sondaggio di Pagnoncelli gela gli avvoltoi: "Anche a sinistra..."

La morte di Silvio Berlusconi è stata seguita da innumerevoli messaggi di sincero cordoglio e riconoscimento dell'impatto senza precedenti che il personaggio ha avuto sulla storia di questo Paese. Ma anche dagli insulti fuori tempo massimo di chi ha fatto dell'anti-berlusconismo una bandiera, se non una ragione di vita e di carriera. A dare le giuste dimensioni del pensiero degli italiani sull'ex premier e fondatore di Forza Italia, è il sondaggio Ipsos presentato martedì 13 giugno da Nando Pagnoncelli. Ospite di Giovanni Floris a Dimartedì, su La7, il sondaggista ha mostrato il dato che silenzia sciacalli e avvoltoi: il 55 per cento degli italiani manterrà un rapporto un ricordo positivo di Silvio Berlusconi. Il 38 negativo, gli altri non rispondono o non sanno. 

 

  

"Sono dati molto distanti rispetto a quelli a cui eravamo abituati, un leader politico che ha sempre polarizzato le opinioni - spiega Pagnoncelli - c'entra un po' l'emotività, un po' il fatto che negli ultimi anni, essendo meno al centro dell'arena politica, Berlusconi aveva in qualche modo attenuato anche giudizi critici su di sé". Secondo il 47 per cento l'Italia con il Cavaliere si è modernizzata, per il 35 invece ha iniziato suo declino, il 18% sospende il giudizio.  "C'è una forte trasversalità delle opinioni positive nei confronti di Berlusconi, con picchi più elevati tre ceti imprenditoriali e autonomi ma anche tra casalinghe e pensionati. I più giovani e che hanno conosciuto meno Berlusconi esprimono un giudizio meno positivo", afferma il sondaggista. Trasversale anche negli schieramenti politici? "Tra gli elettori di sinistra c'è un atteggiamento molto meno critico rispetto a quando Berlusconi era in un contesto bipolare e avevamo i berlusconiani e gli anti-berlusconiani", spiega Pagnoncelli.