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Renzi: "Berlusconi? Non sono io il royal baby". Chi guarda ai voti di Forza Italia

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La scomparsa di Silvio Berlusconi provoca un vuoto incolmabile e apre interrogativi sul futuro dii Forza Italia. Il Cavaliere "ha scelto consapevolmente di non avere un erede. Non ha mai considerato l’ipotesi di una successione a sé stesso. E aveva ragione, una personalità come la sua, eccezionale nel senso letterale del termine, non può essere sostituita", afferma Matteo Renzi che respinge l’ipotesi di essere lui il "royal baby" del fondatore di Forza Italia.

 

Il leader di Italia Viva, in una intervista a Repubblica, assicura di non puntare all’elettorato azzurro "e comunque sarebbe irrispettoso parlarne ora. Anche chi, come me, non l’ha mai votato deve riconoscere" che Berlusconi "a una figura totalmente fuori dagli schemi". Comunque "siamo stati avversari ma non l’ho mai odiato e ne sono orgoglioso. A me, a differenza che a Letta e Gentiloni, il Cavaliere non ha mai votato la fiducia. Che non ci fosse nulla sotto è dimostrato dal fatto che mi ha stroncato la carriera, quando si sfilò dal Patto del Nazareno e di fatto mi mandò al referendum".

 

Sulle "zone oscure" della biografia di Berlusconi, i processi, le inchieste, dice: "Rivendico di aver introdotto nel Pd la novità di sfidare Berlusconi sul piano politico e non giudiziario. Dopodiché, se qualcuno alla procura di Firenze pensa che Berlusconi sia il mandante delle stragi del 1993, si deve curare". Alla domanda se Meloni sarà più o meno forte in una destra senza Berlusconi, Renzi chiosa: "Presto per dirlo, però è chiaro che Meloni ha uno spazio più grande al centro da conquistare e mi stupirei se non provasse a occuparlo". 

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