Berlusconi, convocato l'ufficio di presidenza: si decide il futuro di Forza Italia
La politica si ferma per sette giorni in segno di lutto per la scomparsa di Silvio Berlusconi, ieri a Milano. Stop ai lavori in aula e nessuna riunione di partito, a eccezione proprio di Forza Italia. Il il comitato di presidenza del partito fondato dal Cavaliere infatti è stato riunto d'urgenza dal tesoriere, Alfredo Messina. Sul tavolo della discussione, lo stesso futuro di FI. Dalla gestione del simbolo di Forza Italia alla mole di debiti che finora era stata coperta dalla famiglia Berlusconi, su indicazione dell'ex premier. Alla riunione parteciperanno i capigruppo Paolo Barelli e Licia Ronzulli e i governatori forzisti. Non è prevista, in base allo statuto, la presenza di Marta Fascina né quella di Antonio Tajani.
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"Credo che tutta la comunità di Forza Italia non sia ancora in grado di fare riflessioni politiche. È evidente che dovremo affrontare una fase totalmente diversa e nuova della nostra lunga storia", ha detto Deborah Bergamini, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera, nel corso della trasmissione Agorà su Rai3. "Ieri - prosegue l’esponente azzurra - in alcune interviste si discuteva già dell’erede di Berlusconi. Berlusconi l’erede non ce l’ha. Forse è più giusto dire che Berlusconi è la nostra eredità come militanti e dirigenti del movimento politico che lui ha fondato alla fine del 1993. Credo sia questa l’unica riflessione politica che, a poche ore dalla sua scomparsa, siamo in grado di fare. Si può elevare o non elevare il ricordo di Silvio Berlusconi, ma sicuramente oggi - osserva Bergamini - siamo ancora in una fase in cui ci confrontiamo con un evento che avrà conseguenze immani per tutto il sistema italiano. Da ieri c’è un anno zero per la politica italiana. Come poi questo si svilupperà - conclude - non lo sappiamo e dipenderà dalla responsabilità di ciascuno".
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C'è polemica intanto per il lungo periodo di stop ai lavori di Camera e Senato. "La sospensione per tutta la settimana delle votazioni in Parlamento per la morte di Berlusconi è davvero inaccettabile. I bisogni, le tragedie, i diritti delle persone del Paese possono attendere perché nel nuovo regime bisogna stare una settimana inginocchiati", scrive su Twitter Luigi de Magistris.