vecchia guardia

Elly Schlein, il "nuovo" Pd riparte da Bersani e prova tenersi De Luca

Venti di "novità"" nel Pd con l'elezione a segretaria di Elly Schlein. Che dopo quattro mesi imbarca un ex segretario, Pierluigi Bersani, e si trova un Romano Prodi che le detta la linea un giorno sì e l'altro pure. L'Articolo Uno confluisce nel Partito democratico, come annunciato da Bersani a Napoli offrendo il suo sostegno: "C’è una novità, una nuova situazione alla quale abbiamo dato un contributo. La nostra ispirazione può avere uno spazio dentro la discussione del Pd, senza più il rischio di fraintendimenti o perfino di anatemi. Ecco, se è così, e io penso che sia così, cara Elly, in libertà e da semplice iscritto ci sarò anche io". 

 

  

La segretaria per l'occasione parla dal palco e definisce l'operazione un "ricongiungimento familiare": "È difficile parlare, dopo l'emozione di ascoltare quello che è stato il mio segretario oggi da sua segretaria, in qualche modo. Se io sono qui è per il suo e il vostro impegno di questi anni", ha detto Schlein, accolta da un lungo applauso, poi ha abbracciato il segretario di Articolo Uno, Roberto Speranza. Bersani dal canto suo ha dato delle indicazioni sulla linea da seguire: "In questa nostra avventura, non ci hanno dato ragione in molti, ma non avevamo tutti i torti. La nostra destra-destra non va confusa con destre recenti anche un pò improvvisate, che sbrigativamente possiamo definire populiste. La nostra destra ha una storia lunga alle spalle, ha un'organizzazione di partito novecentesca, centralizzata e ramificata, un'ideologia nativa alle spalle, conservatrice o regressiva nei diritti civili, revisionista in sede storica e culturale, iperatlantica ed eurocritica, corporativa e gerarchica". 

 

La puntata a Napoli è servita Schlein anche per affrontare un altro caso. Ha incontrato il governatore della Campania Vincenzo De Luca in un faccia a faccia, voluto dalla leader dem dopo le tensioni tra i due degli ultimi giorni dopo la rimozione di Piero De Luca vice-capogruppo. Il colloquio, che è durato circa un’ora, viene definito dal Nazareno "cordiale e franco", "a tutto campo, con un primo confronto sulle tematiche del partito e della Campania". In ballo c’è la possibilità per De Luca di correre o meno per il terzo mandato da governatore della Campania.