Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Sondaggi, per Schlein è già crisi: dove scivola il Pd. E il centrodestra vola

Esplora:

Luca De Lellis
  • a
  • a
  • a

È un dominio assoluto, e per certi versi è un dato un po’ atipico. Negli ultimi anni, infatti, la consuetudine registrava un decremento del consenso popolare ai partiti di governo una volta che ci si insediava a Palazzo Chigi. Spesso e volentieri perché gli elettori vedono disattese le loro aspettative di voto, basate sul programma elettorale della campagna. E allora il fatto che Giorgia Meloni, e in generale la coalizione di centrodestra, crescano ancora a dispetto dei movimenti di opposizione è significativo. Nel confronto faccia a faccia con Elly Schlein, la leader di Fratelli d’Italia stravince nel sondaggio realizzato da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, per Affaritaliani. Un 61, 7% di gradimento, con variazione positiva dell’1,4% rispetto a prima dei ballottaggi nelle amministrative, per l’attuale premier che non lascia spazio a ulteriori appelli. Solo il restante 38,3% del campione intervistato in rappresentanza degli elettori, invece, crede ancora nella segretaria del Partito Democratico.

 

Quanto alla classifica dei partiti, il sondaggio vede volare ancora l’unione di FdI, Lega e Forza Italia, con la partecipazione di Noi Moderati (0,7%). Sia la creatura di Meloni, che quelle di Salvini e Berlusconi aumentano il loro gradimento. FdI sfiora il 30% grazie a un +0,4%, mentre i verdi rimangono di poco sotto al 10% (9,5%) e FI si stanzia al 6,8%. Ed è così che con un incremento dello 0,9% totale, la coalizione di centrodestra (46,8%) scava ancora un solco rispetto al centrosinistra diviso tra Pd e Movimento 5 Stelle. Le ultime settimane di Schlein non sono state per nulla semplici da digerire con il crollo nei ballottaggi delle amministrative la nuova leader del Pd sembra in crisi. Ma in generale, il Partito Democratico appare un Titanic costantemente sull’orlo del precipizio. Elly era stata votata alle primarie per imprimere una svolta in un partito senza identità dopo la gestione Enrico Letta, ma le sabbie mobili delle diverse bocche da sfamare stanno inghiottendo anche lei. I dem, secondo il sondaggio, sono scesi sotto la soglia del 20%, stanziandosi al 19,3%. Una batosta anche psicologica, oltre che numerica.

 

I 5 Stelle di Giuseppe Conte raccolgono invece sempre intorno al 16% di consensi, con una lieve perdita dello 0,3%. Mentre il cosiddetto Terzo Polo è ormai alle corde e gli elettori non ci credono più: Azione di Carlo Calenda è al 4,9% mentre Italia Viva di Matteo Renzi ha solo il 2,4% di preferenze. Il sondaggio si è occupato anche dei ministri del governo Meloni. E il più amato dagli intervistati è Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e Finanze. Poco sotto troviamo Antonio Tajani (Esteri), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti). A chiudere il podio c’è invece Andrea Abordi (Sport e giovani).

Dai blog