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Elezioni amministrative, la soddisfazione di Tajani: è una rivoluzione culturale

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Elezioni amministrative, la netta vittoria del centrodestra fa esultare i vertici del governo Meloni che ritengono il voto degli italiani come un giudizio positivo sull'operato dell'esecutivo. I risultati delle elezioni comunali «sono la conferma che in politica si vince al centro, con candidati moderati e competenti». Lo ha dichiarato in un’intervista a La Stampa il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando «il contributo decisivo di Forza Italia, in particolare ad Ancona e a Brindisi, strappate al centrosinistra grazie a nostri candidati».

L’esito delle urne, ha proseguito Tajani, è stato «al di là di ogni aspettativa» come dimostra il risultato «storico, davvero clamoroso» di Ancona, dove «non c’era mai stato un sindaco di centrodestra e ora ce n’è uno di Forza Italia, una persona competente come Daniele Silvetti». Ad Ancona, ha proseguito Tajani, «siamo partiti in anticipo con la campagna elettorale, io ero andato a inaugurare quella di Forza Italia: avevo visto teatri pieni e notato un entusiasmo inatteso, nonostante non fosse una nostra roccaforte, diciamo. C’è stata una rivoluzione culturale, una reazione al rischio di uno spostamento eccessivo a sinistra».

 

 

 

Un effetto Schlein al contrario? «Ognuno farà la propria analisi ma un Pd spostato sempre più a sinistra, a mio avviso, allontana molti elettori», ha risposto il ministro, che poi ha definito «una vittoria sporadica» l’affermazione di Giacomo Possamai a Vicenza, l’unico capoluogo strappato al centrodestra. «Lì qualcosa non ha funzionato, può succedere. Sono stati commessi errori, ex assessori allontanati dal sindaco uscente - ha spiegato - E poi Possamai, che ha vinto per una manciata di voti, non ha un profilo molto vicino a Schlein, ha fatto una campagna elettorale senza i leader di partito».

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