Maltempo, la sfida epocale di Meloni per mettere in sicurezza l'Italia

«Mettere in sicurezza l’Italia è una sfida epocale. Stiamo purtroppo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma». Giorgia Meloni, in un’intervista al Messaggero, lancia un messaggio chiaro su una delle priorità dei prossimi mesi di governo. Il premier ha assicurato che la scelta sul commissario per la ricostruzione in Emilia-Romagna sarà ponderata: «Valuteremo le competenze e sceglieremo il profilo più adatto». Ferma restando la collaborazione con il governatore Stefano Bonaccini: «I partiti sono una cosa, le istituzioni un’altra, dunque è un dovere collaborare per risolvere i problemi dei cittadini. Non c’è niente di eccezionale in quello che stiamo facendo con il presidente Bonaccini e mi stupisce che qualcuno possa pensare il contrario». Per l’alluvione in Emilia-Romagna «il Governo ha dato una risposta immediata», ha assicurato Meloni. 

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«Siamo consapevoli che non è sufficiente, e siamo già al lavoro per le misure sulla ricostruzione», ha poi proseguito, «nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato». Per il presidente del Consiglio «in quest’emergenza, anche da parte delle categorie produttive, dei sindacati e dei diversi livelli istituzionali, sono arrivati ottimi segnali. Questa è la strada giusta». «Io - assicura a tutti Meloni - sono una persona estremamente concreta. A me interessa il risultato, risolvere un problema e ascolto chiunque abbia buone idee e questo vale per ogni dossier. Ogni proposta di buon senso sarà sempre ben accolta».

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