alluvione
Emilia Romagna, bonus per pagare l'affitto degli sfollati
Estensione dello stato di emergenza alla Regione Marche e alla Toscana, un contributo per le famiglie che devono cercare un alloggio in attesa di rientrare nelle loro case e un aiuto economico per pagare le esequie. Sono solo alcune delle nuove misure annunciate durante il question time alla Camera dei deputati dal ministro per la Protezione civile e il mare Nello Musumeci. Ma vediamo nello specifico alcune di queste misure che vanno a implementare il Dl Alluvione approvato in Consiglio dei ministri. Dal 16 maggio frane e alluvioni hanno «interessato anche le zone limitrofe della regioni Marche e Toscana» per questo la struttura tecnica del Dipartimento della protezione civile insieme alle strutture di Protezione civile regionali stanno valutando la situazione di impatto degli eventi «ai fini della deliberazione dello stato di emergenza anche in questi due territori».
Già il 23 maggio il Consiglio dei ministri aveva deliberato l’estensione dello stato di emergenza alla città e alla provincia di Rimini che nella prima fase era stata solo marginalmente colpita, è stato previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro. Per quei nuclei familiari che sono rimasti senza casa, perché distrutta o gravemente danneggiata, è stato disposto un contributo per «l’autonoma sistemazione». Ai nuclei monofamiliari sarà riconosciuto un aiuto di 400 euro al mese, per i nuclei bifamiliari è di 500 euro, se invece i membri sono tre la cifra sale a 700 euro, per le famiglie formate da quattro componenti si arriva a 800 euro mentre per i nuclei da cinque o più persone previsto un contributo da 900 euro. Le famiglie in cui ci sono persone di età superiore ai 65 anni portatrici di handicap o disabili, con una percentuale non inferiore al 67%, avranno diritto a un contributo aggiuntivo di 200 euro al mese per «ognuno dei soggetti indicati» anche oltre il limite di 900 euro. Saranno a carico della gestione commissariale le spese per le esequie fino a un limite di 1.500 euro per ciascuna vittima. Il question time è stata l’occasione per fare il punto dei danni e degli interventi. Aggiornato a 23 mila il numero di sfollati, 23 i fiumi esondati, per un’area di 58 chilometri quadrati, oltre 300 frane concentrate in 54 comuni e 500 strade chiuse per allagamenti o smottamenti. Problemi anche su alcuni tratti autostradali ma il ministro ha assicurato che dovrebbero essere risolti a stretto giro.
Per quanto riguarda le ferrovie sono stati cancellati i treni su alcune tratte regionali e la riduzione di velocità su quelle nazionali. Anche qui però Musumeci ha assicurato che si dovrebbe risolvere tutto entro giugno. Sono ancora 54 mila le utenze rimaste senza energia elettrica, disservizi di telefonia mobile per decine di migliaia di utenti, mentre la telefonia fissa riscontra un’utenza non alimentata pari a 14.600 unità. Per affrontare l’emergenza stanno operando sui territori colpiti oltre 8 mila unità, in questo momento sono impiegati 850 mezzi, tra cui 130 gommoni, 2 mezzi anfibi per il soccorso tecnico urgente e mezzi movimento terra con idrovore per il consolidamento degli argini e il ripristino della viabilità. Tanti i volontari: 300 provenienti da 16 organizzazioni nazionali e oltre 750 tecnici delle colonne mobili regionali, provenienti da 12 regioni e province autonome. In queste ore la Protezione civile si è mobilitata sia a livello locale sia a livello nazionale e stanno arrivando oltre 1000 volontari.