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Tra Renzi e Calenda ora è tregua armata: telenovela Terzo Polo

Edoardo Romagnoli

Una relazione difficile, fra alti e bassi. Adesso però il Terzo Polo ci riprova e ieri sera a Palazzo Madama si è svolta la riunione dei senatori di Italia Viva e Azione. Confronto che è stata anticipato da un’apertura di Calenda fatta "rimbalzare" subito dai renziani su tutte le agenzie, forse per evitare un ripensamento. Soddisfazione da Italia Viva «per la retromarcia di Calenda che martedì scorso annunciava in diretta da Floris di non voler fare la lista unitaria di Renew Europe e oggi ha modificato la propria idea». Una risposta a Renzi che aveva domandato: «Vogliamo andare insieme alle elezioni europee, sì o no? Se voi dite che va per i fatti suoi partita chiusa: ognuno va per i fatti suoi anche nei gruppi. Se, al netto delle simpatie, vogliamo stare tutti insieme, andiamo avanti». Se i due leader litigano, i capigruppo alla Camera e al Senato Matteo Richetti e Raffaella Paita cercano di pacificare. «Farò di tutto per tenere insieme il gruppo alla Camera perché credo che quando le persone vengono elette all’interno della medesima lista, di fronte a un impegno che li accomuna, hanno il dovere di provare fino in fondo a portarlo avanti insieme» aveva dichiarato qualche giorno fa Matteo Richetti. Sulla stessa linea d’onda anche Raffaella Paita: «La nostra intenzione non è rompere i gruppi in Parlamento, ma nemmeno farci ridere dietro dall’Italia. Se si sta insieme bisogna rispettarci. Basta attacchi in stile grillino. Oggi chiederemo un impegno esplicito sulla volontà di creare una lista unica per le Europee».

 

  

 

E proprio per «certificare» la ritrovata unità i partiti si sono presentati alla riunione con la volontà di trovare una sintesi fra i documenti che ognuno ha portato al tavolo. Nel testo presentato da Italia Viva si invita Azione a: «Collaborare per la creazione di una lista unitaria per le elezioni europee del 2024 allargata a tutte le forze che si riconoscono in Renew Europe». Mentre nel documento di Azione si ricorda come: «Azione e Italia Viva hanno dato vita a una lista unica con Carlo Calenda come capo politico della coalizione» e che «i due partiti si sono impegnati a mantenere i gruppi unici per tutta la durata della legislatura». Ma «il processo di costruzione del partito unico si è interrotto e il rapporto tra i due partiti si è profondamente deteriorato nelle ultime settimane». Per questo è fondamentale che «debbano immediatamente cessare tutte le iniziative ostili e gli attacchi mediatici diretti e indiretti, affinché possa riprendere il lavoro di leale collaborazione tra i due partiti a livello parlamentare e territoriale». Ma questa unità potrà essere sancita solo «in un clima di ritrovata fiducia» come si legge nel documento.

 

 

Anche perché domani i due leader si ritroveranno sul palco del Teatro Eliseo per la tappa romana di Renew Europe con il presidente Stéphane Séjourné e il vice Abir Al-Sahlani. Insomma sembra che la tregua ci sarà, anche perché il rischio di presentarsi divisi alle europee potrebbe comportare una sconfitta elettorale che a quel punto decreterebbe la definitiva scomparsa del Terzo Polo.