grandi della terra a Hiroshima
Il G7 approva l'agenda del governo Meloni
"Il G7 è tornato a parlare di fenomeni migratori, traffico di esseri umani e flussi illegali". Nella conferenza prima del suo rientro in Italia per occuparsi dell’emergenza che ha colpito l’Emilia Romagna Giorgia Meloni ha spiegato come l’Italia abbia messo al centro del tavolo dei Grandi della Terra il tema migranti. «Abbiamo discusso dell’Africa, della Tunisia, dell’immigrazione irregolare. Temi che ci stanno molto a cuore» ha sottolineato il presidente del Consiglio sottolineando la differenza di approccio tra l’Italia e gli altri Paesi in Africa. «Sono stata in Etiopia e lì c’è una diga che produce energia per tutta la regione ed è stata costruita da italiani, noi adottiamo una cooperazione che lascia qualcosa. La sfida è far capire agli africani che loro devono sfruttare al meglio le loro risorse e aiutarli». Durante il vertice l’Italia ha presentato il Piano Mattei per l’Africa che ha «riscosso molti consensi». E proprio sul tema migranti a Hiroshima è andato in scena un confronto tra Giorgia Meloni, il direttore del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sulla Tunisia. «È una situazione difficilissima, una fragilità politica evidente e un rischio di default finanziario dietro l’angolo. Abbiamo una trattativa fra il Fondo monetario internazionale, Fmi, e la Tunisia di fatto bloccata. C’è una certa rigidità del Fmi di fronte al fatto che non si sono ottenute dal presidente Saied tutte le garanzie che sarebbero necessarie. È comprensibile da un lato, dall’altro siamo sicuri che questa rigidità sia la strada migliore? Se questo Governo va a casa noi abbiamo presente quali possano essere le alternative?», ha evidenziato Meloni.
Ucraina
A Hiroshima è arrivato anche Zelensky. Il presidente ucraino ha ricevuto la disponibilità dell’inquilino della Casa Bianca Joe Biden a fornire all’esercito di Kiev gli F16, i jet da combattimento. Ora però è necessario addestrare i piloti ucraini e l’Italia potrebbe avere un ruolo in questo senso. «Non abbiamo preso una decisione sull’addestramento dei piloti ucraini per la guida degli F16, faremo una valutazione con gli alleati» ha dichiarato il presidente italiano. Nell’occasione Giorgia Meloni ha voluto anche togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Se noi avessimo seguito la propaganda di chi diceva che era una battaglia persa aiutare gli ucraini, se avessimo abbandonato gli ucraini, oggi vivremmo in un mondo nel caos. Il tema è che un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha invaso il vicino violando il diritto internazionale. Se quel diritto non è difeso sul campo, non avremmo altre opportunità. Noi continueremo a sostenere l’Ucraina ma il grosso del lavoro lo stanno facendo loro». Meloni non ha voluto anticipare le conclusioni del vertice, che presenterà stasera il premier giapponese Kishida, però ha voluto ribadire che il sostegno all’Ucraina ci sarà fino a quando sarà necessario.
G7 in Italia
Giorgia Meloni dopo la conferenza è tornata in Italia con un giorno d’anticipo. «Non riesco a stare lontana in un periodo così complesso. Ho bisogno di lavorare in prima persona» sull’emergenza che ha colpito l’Emilia Romagna oltre a organizzare al meglio il Consiglio dei ministri di martedì. Poi ha anticipato che il G7 del 2024 previsto in Italia si terrà in Puglia. «Porteremo i grandi nel sud Italia, la Puglia è un ponte tra est e ovest» ha detto. Il vertice si terrà dopo le europee previste per il 9-10 giugno «lo organizzeremo immediatamente dopo».
Il ruolo del mare
L’Italia ha voluto porre all’attenzione dei Grandi della Terra anche il tema del mare. «Più dell’80% del commercio internazionale viaggia sul mare. La scoperta e l’apertura di nuove rotte marittime hanno sempre portato con sé grandi mutamenti storici e sociali. Oggi siamo anche di fronte al rischio che il cambiamento climatico potrebbe aprire nuovi passaggi finora impraticabili nel nordest e nel nordovest. Passaggi, soprattutto quello del nordest, che rischiano di essere controllati da altre potenze» ha ricordato Meloni.
Pace con Trudeau e Macron
Il presidente del Consiglio ha voluto anche porre fine alla polemica innescata dal presidente canadese che si era detto preoccupato dalle politiche Lgbtq+ del governo italiano. «Probabilmente il presidente canadese Trudeau è stato un po' avventato a fare questa dichiarazione. Gli ho spiegato che noi non abbiamo fatto alcun provvedimento in questa materia e che quindi non c’è nulla di cui essere preoccupati. Penso fosse vittima di una fake news ne ho parlato con lui e mi pare che lui stesso se ne sia reso conto». Mentre il presidente francese dopo gli attacchi delle ultime settimane ha voluto dare il proprio sostegno all’Italia sulla questione migranti dicendo che la Francia è pronta a lavorare sulle frontiere comuni.