ministra per la Famiglia
Roccella, dal Pd giustificano l’aggressione al Salone del libro: “Destra allergica al dissenso"
Giornata tesa al Salone del Libro di Torino. Non una di Meno ed Extinction Rebellion hanno contestato la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, trasformando la giornata in uno scontro tra pezzi del centrodestra e il direttore uscente del Salone del Libro Nicola Lagioia. "Fuori Roccella dal Salone", il coro degli attivisti che hanno interrotto la presentazione del libro 'Una famiglia radicale', organizzata all'Arena Piemonte dalla Regione Piemonte. Le contestazioni hanno impedito all'evento di svolgersi. Sulla situazione è arrivata la presa di posizione di Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito democratico, che dà ragione alle contestatrici: “L’attacco, violento nel linguaggio e nella forma, di Montaruli a La Gioia è inaccettabile. Così come lo è la reazione scomposta del Governo alla contestazione al ministro Roccella al Salone del Libro. È una destra allergica al dissenso che, però, in democrazia è legittimo”.
Roccella ha voluto commentare l’accaduto sulla propria pagina Facebook: “Quello che mi ha colpito è la totale chiusura al confronto e, una cosa che sinceramente mi addolora è che delle donne abbiano impedito ad altre donne di parlare, presentando un libro che parla molto di donne e di femminismo, e che avrebbe stupito quelle ragazze, se lo avessero letto. Si è impedito ad altri di parlare e di presentare un libro… nel Salone del Libro. Non mi ha colpito invece, perché non mi aspettavo nulla di diverso, lo sproloquio di Roberto Saviano secondo il quale io sarei andata al Salone del Libro a ‘provocare’, perché ‘l’utero in affitto non va demonizzato’. Certo, ho provocato, volevo persino dialogare!”.