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Terzo Polo al capolinea definitivo. Rottura sui gruppi parlamentari ad un passo

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Mandiamo Calenda nel gruppo Misto? Ma no, siamo persone tranquille. Chiediamo solo a Calenda di smetterla con queste follie e impegnarsi insieme sulla lista unitaria alle europee». Chi ha sentito Matteo Renzi nelle ultime ore riferisce all’Adnkronos che questo è il mood del leader di Italia Viva dopo le ultime, ennesime, ore di tensione alle stelle con Carlo Calenda. Insomma, a sentire i renziani non ci sarebbe la volontà di formare un gruppo autonomo al Senato per relegare l’ex ministro nel Misto con Verdi e Sinistra. Ma la pistola resta sul tavolo. 

 

 

Con l’arrivo dal Pd di Enrico Borghi, Renzi i numeri ce li ha per formare un gruppo a Palazzo Madama. Calenda no. Per restare insieme in Parlamento però occorre chiarire che l’obiettivo di andare insieme alle europee resta. Sulla sfida di giugno del prossimo anno c’è un certo movimento già in atto per dar vita a una lista che tenga insieme le varie componenti libdem. In calendario c’è un evento già fissato a Roma per il 24 maggio - titolo ‘Un Terzo Polo dell’Ue beneficio dei cittadini europei’ - con il presidente di Renew Europe, Stephane Sejournè, gli eurodeputati Sandro Gozi, Nicola Danti e Giosi Ferrandino e ancora un panel con Luigi Marattin, Mara Carfagna e Andrea Marcucci, e poi Emma Bonino fino al ‘gran finale’ con Riccardo Magi e i due ‘litiganti’: Calenda e Renzi. Che dovrebbero cimentarsi in un dibattito su ‘La necessità di una forza politica riformista in Europa’. 

 

 

Ma ieri Calenda ha escluso una lista unitaria parlando in tv. Risentito, per usare un eufemismo, da quello che ha definito «uno scippo» da parte di Renzi: ovvero l’ingresso in Iv della deputata Naike Gruppioni. «Mentre ero in giro per la campagna elettorale - ha detto a La7- anche per quelli di Italia Viva, è andato da una parlamentare di Azione e l’ha convinta a passare con lui: uno fa una cosa del genere e poi ti chiede di andare insieme alla Europee? Ho già dato e mi sono sbagliato io a fidarmi, perché Renzi ha fatto Renzi». Di qui la richiesta avanzata dalla capogruppo al Senato, Raffaella Paita, per un riunione via zoom sabato per chiarire il punto: la lista unitaria si fa o no? Stessa richiesta avanzata alla Camera al capogruppo Matteo Richetti. In serata poi una nota di Azione specifica che la riunione dei parlamentari di Azione e Iv si farà, ma martedì 23 alle 20. Controribatte Paita: resta fissata per sabato alle 15. Chiosano infine fonti Iv del Senato: «A scanso di equivoci. La riunione dei senatori è fissata per sabato, presiede Paita. Quella dei deputati per martedì, presiede Richetti». Azione insomma, si spiega, sta cercando di rinviare ma Paita ha deciso di confermare. Un orizzonte complicato visto che si litiga anche sulla convocazione dei gruppi. La rottura è all’orizzonte.

 

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