Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Elly Schlein, il centrosinistra passa solo a Brescia e Teramo ma lei esulta lo stesso

Edoardo Romagnoli
  • a
  • a
  • a

«Dai dati emerge che il Pd è il primo partito in quasi tutti i capoluoghi in cui si è votato e questo è un segnale di grande vitalità e di radicamento sui territori». Se c’è una certezza è che all’indomani di una tornata elettorale hanno vinto tutti, anche chi ha perso. Non sorprende quindi il commento di Elly Schlein sulle amministrative. Si partiva da una situazione che vedeva il centrodestra avanti 8 comuni a 5, dopo il primo turno il conteggio vede sempre avanti il centrodestra per 4 a 2 con 7 comuni che andranno al ballottaggio. Il centrodestra prende al primo turno: Latina, Treviso, Imperia e Sondrio. Il centrosinistra vince a: Brescia e Teramo.

 

Però per la segretaria dem «la destra frena e anche coloro che hanno votato la destra si rendono conto delle difficoltà del governo sul Pnrr e sul lavoro: una destra che sceglie di aumentare la precarietà e non vede come questa sia legata alla natalità». Per Davide Baruffi, responsabile degli Enti locali, il centrosinistra è in vantaggio «in quasi tutti i capoluoghi: ad Ancona con quattro punti» di distacco «e anche lì ce la giocheremo all’ultimo voto. Abbiamo ottenuto vittorie inaspettate anche nei comuni dove non vincevamo da tanti anni. Cela giochiamo fino in fondo anche a Pisa e a Siena».

 

In realtà nei 7 comuni che andranno al ballottaggio: a Terni ci sarà la sfida tutta interna al centrodestra con Masselli contro Bandecchi, a Massa, Pisa, Siena, Ancona e Brindisi è avanti il centrodestra, mentre l’unico comune in cui il centrosinistra parte in vantaggio è Vicenza con Giacomo Possamai che ha preso il 46% dei voti contro il 44,1% di Francesco Rucco candidato della coalizione del centrodestra.

In realtà, come mostrato da YouTrend, il dato positivo per i dem è che nei 91 comuni oltre i 15 mila abitanti il Pd raccoglie il 13,2% mentre Fratelli d’Italia si ferma al 12% ma anche qui oltre la metà dei voti, il 54,9%, sono andati a liste civiche. Il fatto è che alle amministrative le liste civiche associate e le alleanze contano ed è per questo che, nonostante il dato di YouTrend, il conteggio finale dopo il primo turno è 4 a 2. L’elemento su cui ragionare è uno: il centrodestra unito vince, il Pd da solo fatica. Ed è anche per questo che Schlein riapre al Movimento 5 Stelle e a Conte dopo che hanno fatto di tutto per non incrociarsi durante la campagna elettorale che, a volte, li vedeva impegnati negli stessi comuni.

 

«Non abbiamo fatto l’agenda dei prossimi appuntamenti elettorali nei comuni al ballottaggio ma l’auspicio è quello di condividere le agende con le altre forze alleate con noi. Confermiamo la piena disponibilità a incrociarsi sui territori anche con gli altri leader». Le prove di «campo largo» fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico si sono viste a: Teramo, Pisa, Brindisi e Latina. Però ha funzionato solo a Teramo dove l’asse giallorossa ha vinto, perché a Latina ha vinto la candidata di centrodestra Matilde Eleonora Celentano con il 70,3%, mentre a Pisa e Brindisi si andrà al ballottaggio con il centrodestra in vantaggio. C’è anche un altro dato da tenere in considerazione.

Stando ai numeri visti al primo turno l’apporto di Conte, Renzi e Calenda sembra ben poca cosa anche rispetto alle liste civiche a sinistra del Pd. Basti pensare che il Movimento 5 Stelle non arriva alla doppia cifra in nessun grande comune e supera il 5% solo a Terni, dove ha preso il 6,6%, e a Brindisi, dove ha raccolto il 5%.

E così dopo l’apertura al «fronte comune» i dem fanno appello agli elettori «responsabili». Una fonte dem, riportata dall’agenzia Agi, ha spiegato: «Si vince anche se riusciamo a portare al voto lo stesso numero di persone che ha votato per noi al primo turno». La logica alla base del ragionamento è che gli elettori di centrodestra potrebbero essere soddisfatti del primo turno mentre, al contrario, «l’elettorato Pd è un elettorato responsabile che sa mobilitarsi, specie al ballottaggio che è anche un voto contro». Non resta che aspettare due settimane quando, il 28 e il 29 maggio, si terranno i ballottaggi. 

Dai blog