Elezioni amministrative, FdI, Lega e Forza Italia tengono i grandi Comuni
Puntava a riconquistare la roccaforte di Siena e a confermarsi ad Ancona. Era il risultato minimo che si era imposta la segretaria del Partito democratico. Invece, per il momento, dovrà attendere il secondo turno. L’«effetto Schlein», se c’è stato, non si è visto. I risultati del primo turno delle elezioni amministrative dicono tutt’altro: al momento il centrodestra non perde nessuno dei capoluoghi di provincia che amministra. Anzi: strappa al centrosinistra il Comune di Latina.
Sono tredici le grandi città dove si è votato: otto sindaci uscenti di centrodestra, cinque di centrosinistra. In sei casi bisognerà aspettare il secondo turno per conoscere il verdetto delle urne (Vicenza, Siena, Massa, Terni, Ancona e Brindisi). Ma ci sono già alcuni risultati definitivi. Oltre a riconquistare Latina, il centrodestra si riconferma a Sondrio con l’elezione a sindaco di Marco Scaramellini, a Treviso con Mario Conte e a Imperia con la riconferma dell’ex ministro Claudio Scajola che si è presentato senza simboli di partito. A un passo dalla vittoria al primo turno anche Michele Conti a Pisa, dove ieri notte si attestava a 49,40% delle preferenze.
Il centrosinistra resta al governo di Brescia, dove si è imposta l’ex vicesindaca Laura Castelletti, e a Teramo con Gianguido D’Alberto, mentre dovrà faticare per non perdere Ancona al ballottaggio, dove Daniele Silvetti, candidato di FdI, Lega e Forza Italia, è in vantaggio su Ida Simonella sostenuta da Pd e Azione. Il partito di Schlein fallisce anche un altro tentativo di espugnare un Comune toscano in mano al centrodestra. È il caso di Pisa, dove come abbiamo detto Paolo Martinelli ha preso molti meno voti di Conti del centrodestra. Pisa è una città importante anche per un altro motivo. È uno dei quattro Comuni dove Schlein e Conte hanno provato a correre insieme. Il tentativo di alleanza viene premiato solo a Teramo, mentre si rivela un autentico fallimento a Latina. Il tandem Pd-M5S è costretto a rincorrere anche a Bridisi, con Roberto Fusco in svantaggio su Pino Marchionna sostenuto dal centrodestra.
Amministrative, vince il centrodestra. Il Pd si aggrappa ai ballottaggi
Tra le sfide ancora aperte si segnalano Vicenza, con Giacomo Possamai (Pd e Azione) in lieve vantaggio su Francesco Rucco. Mentre a Massa, dove il centrodestra si è presentato diviso, al ballottaggio se la vedranno Francesco Persiani (Lega e Forza Italia) ed Enzo Romolo Ricci (Pd e Verdi-Sinistra). A Terni il candidato del Pd, Jose Maria Kenny, non approda nemmeno al secondo turno, a cui accedono invece il candidato sindaco di FdI-Lega-Fi Orlando Masselli e il civico di centrodestra Stefano Bandecchi. L’effetto Schlein non si vede nemmeno a Siena, dove a contendersi i voti al secondo turno saranno Anna Ferretti del Pd e Nicoletta Fabio del centrodestra.
Ieri sera Matteo Salvini ha telefonato ad alcuni sindaci eletti per complimentarsi. Ha chiamato quelli di Salsomaggiore (Parma), Treviso, Terracina (Latina), Poggio Caiano (Prato), Sondrio, Latina, Serramazzoni (Modena), Borgorose Mariano (Rieti), Cinisello Balsamo (Milano), Lonate Pozzolo (Varese), Squinzano (Lecce) e Sarzana (La Spezia). Da Via Bellerio, quartier generale del partito, si sottolinea la «grande soddisfazione per la netta crescita della Lega sia in termini di voti che di sindaci e consiglieri eletti». Sul fronte FdI è Giovanni Donzelli ad evidenziare la «crescita esponenziale» del partito guidato dal premier Meloni.
Dal Nazareno, invece, ci si aggrappa con tutte le forze ai ballottaggi per invertire un primo turno che, al di là delle dichiarazioni ufficiali e i festeggiamenti per la vittoria di Brescia, lascia l’amaro in bocca. «Saranno sette le città al ballottaggio (sei se Pisa verrà aggiudicata al primo turno, ndr) e questo cambierà il segno. Partivamo in svantaggio, ora andiamo verso una contesa paritaria e sono fiducioso che si possa conquistare un risultato positivo non solo ad Ancona, ma anche a Vicenza», commenta Davide Baruffi, responsabile enti locali del Pd.