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Alimenti, Palazzo Chigi dice no al sistema Nutriscore: ecco l’idea alternativa

Continua la battaglia del governo italiano sul sistema alimentare. Da Palazzo Chigi è arrivata una nota per fare chiarezza sulla vicenda, in particolare dopo quando andato in onda nella puntata di ieri di Report: “Nella puntata del 15 maggio 2023, la trasmissione Report ha fornito una visione dei sistemi di etichettatura dei prodotti alimentari parziale e non condivisibile. Il governo italiano intende garantire la salute dei cittadini e la tutela dei consumatori nell’acquisto dei generi alimentari. Per questo motivo, ha elaborato una proposta di sistema di etichettatura delle confezioni che mira a informare in modo appropriato il consumatore circa le caratteristiche nutrizionali del prodotto, in relazione alle esigenze della salute di ciascuno, sulla base dei dati scientifici”.

 

  

 

“Il sistema che il governo italiano intende promuovere, in linea con i precedenti governi della nostra Nazione, si propone - viene spiegato - come alternativo rispetto a sistemi, come il Nutriscore elaborato in alcuni Stati esteri, che mirano a orientare le scelte del consumatore tramite semafori, gradazioni di colore e punteggi. Tali sistemi, infatti, si fondano su algoritmi non sufficientemente trasparenti, facilmente influenzabili per interessi economici e comunque basati su parametri valutativi limitati e spesso inappropriati. Inoltre, non sussistono dimostrazioni scientifiche concrete circa l’idoneità di questi sistemi a educare le abitudini alimentari dei consumatori con effetti benefici sulla loro salute”.

 

 

“Il governo ritiene, sulla base di solidi dati scientifici - prosegue la nota - che nessun prodotto, se assunto nelle giuste quantità, meriti il semaforo rosso e che tutti i prodotti dei quali si abusa possano determinare conseguenze negative sulla salute. La complessità delle valutazioni da compiere per una dieta sana ed equilibrata non può essere ridotta a un bollino colorato. Come rilevato dall’Autorità nazionale per la Concorrenza e il Mercato, l’applicazione del bollino ‘in assenza di informazioni ad esso correlate’ si tradurrebbe in una pratica commerciale ingannevole. Per questo motivo, il Governo ritiene che il benessere e la salute nutrizionale della popolazione non debbano essere perseguiti manipolando e indirizzando le scelte di consumo, bensì ponendo a disposizione delle persone le informazioni necessarie per nutrirsi in modo informato e corretto. Proteggere la salute e la consapevolezza, non - la chiosa finale - orientare i consumi”.