oltre i limiti

Fabio Fazio, travaso di bile a sinistra: insulti e offese. Salvini li zittisce così

La sinistra perde la testa per l'addio di Fabio Fazio alla Rai per approdare, insieme a Luciana Littizzetto, sua spalla a Che tempo che fa, sul canale Nove grazie al ricco contratto firmato con Warner Bros Discovery. Gli orfani del conduttore torinese alzano il tiro su Matteo Salvini che ieri aveva salutato la partenza di Fazio e della comica con il tweet "Belli ciao", e nella selva di attacchi spuntano gli insulti di Nicola Fratoianni.

 

  

Il leader di Sinistra italiana, tra l'altro, si nasconde dietro una citazione alta: "’I social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecillì. Ci sono volte in cui non si può che dar ragione a Umberto Eco", twitta il segretario nazionale di SI. Al netto di equivoci ci tiene a precisare: "Ma il problema più grave è che capita che facciano persino i vice premier". Già, avete letto bene. Sulla stessa lunghezza d'onda Matteo Orifini del Partito democratico, che offende il leader leghista senza freni anche qui con una citazione, seppur meno alta: "'Esser str***i è dono di pochi, farlo apposta è roba da idioti' (cit.)", scrive il dem usando le parole di una canzone della band The Zen Circus. Peppe Provenzano, braccio destro di Elly Schlein, non è da meno: "L’arroganza, l’ottusità e il rancore possono far parlare così. Ma un ministro non può parlare così". 

 

Dal canto suo, Salvini azzera l'isteria sinistra: "Belli ciao? Ho tanti cantieri su cui lavorare, l’ultima cosa che mi interessa fare sono i palinsesti televisivi. Qua- sottolinea il vicepremier e leader della Lega a margine del riavvio del cantiere per il nodo tav di Firenze - c’è una libera scelta, di un libero conduttore, che ha accettato liberamente un’offerta, spero per lui consistente, di un’emittente televisiva privata. Siamo in democrazia, auguri e buon lavoro: penso che la Rai, come l’intero Paese, possa contare su tante donne e uomini altrettanto in gamba senza che nessuno ne faccia una questione di Stato".