l'italia che verrà

Matteo Renzi apre alle riforme istituzionali: sul premierato siamo disponibili

Renzi apre alle riforme istituzionali. Il leader di Italia Viva rilascia un'intervista a La Stampa in cui promette al premier la volontà di favorire un percorso riformista. «Io dico alla Meloni: vai avanti, noi sul premierato ci stiamo anche se non ci stanno gli altri e saremo corretti con voi a differenza di quanto fece la destra con le nostre riforme». Lo dice, in un'intervista a La Stampa, il leader di Italia viva, Matteo Renzi. «Io sono coerente con la mia storia», aggiunge, puntualizzando che un premier eletto «non delegittima assolutamente il presidente della Repubblica». La proposta di Iv è un «sindaco d’Italia e il superamento del bicameralismo». Fa «benissimo» dunque il premier a tentare una riforma della Costituzione, a suo avviso. «Certo che ci sono tante altre priorità, a cominciare dal taglio delle tasse, dove la tanto sbandierata rivoluzione della Meloni si è tradotta in un taglietto insignificante - sottolinea Matteo Renzi - ma le riforme costituzionali servono. Noi lo dicevamo quando eravamo al governo, lo diciamo quando siamo all’opposizione».

 

  

 

 

«Oggi i poteri del Quirinale sulla carta sono infiniti» e se si guardano i cavilli, si scopre «che viviamo già in una situazione di semipresidenzialismo potenziale. La controfirma è un obbligo costituzionale praticamente su tutto. Ricordo con affetto Giorgio Napolitano che mi diceva come l’unico atto che il premier non dovesse controfirmare fossero le dimissioni del presidente della Repubblica. Mentre il Quirinale controfirma anche le dimissioni del capo del governo. Nominare e revocare i ministri è il minimo sindacale di qualsiasi riforma che dia più poteri all’inquilino di Palazzo Chigi».