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Riforme, Conte dice no a presidenzialismo e premierato: serve una commissione ad hoc
Riforme, l'incontro a Montecitorio tra il premier Meloni e il leader del M5s, Giuseppe Conte, riesce subito a mettere sul tavolo le rispettive posizioni in tema di revisione della Costituzione. "Abbiamo avuto un incontro per discutere sulla prospettiva riformatrice costituzionale e abbiamo condiviso una diagnosi sul nostro sistema, a partire dall'instabilità degli esecutivi ma, da questo primo incontro, non è venuta fuori una condivisione delle soluzioni. Siamo disponibili a un rafforzamento dei poteri del premier ma in un quadro che non mortifichi il confronto parlamentare e che non mortifichi neppure la funzione del presidente della Repubblica che ha una funzione di garanzia e ha un ruolo chiave. Abbiamo raccomandato di non coltivare l’ambizione di trapiantare modelli diversi sperando che possano funzionare anche da noi». Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, dopo l’incontro sulle riforme con il premier Giorgia Meloni alla Camera.
Giuseppe Conte sottolinea la necessità di istituire una commissione ad hoc per affronta organicamente il tema delle riforme istituzionali. «Una Commissione parlamentare costituita ad hoc - ha chiesto Giuseppe Conte - Raccomandiamo questa soluzione. Abbiamo condiviso una diagnosi su alcune criticità del nostro sistema che, a partire dall'instabilità degli esecutivi, riconosciamo come problemi da risolvere. Un problema come quello di garantire al Parlamento un percorso più funzionale».