Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Figuraccia di Conte: presenta una legge sul conflitto di interessi, ma è assente in aula

Luigi Frasca
  • a
  • a
  • a

L’ex premier Conte presenta un proposta di legge sul conflitto di interesse. Poi, quando si tratta di illustrarla e discuterne, non si presenta. Né lui, né nessuno del suo schieramento politico. Succede anche questo in commissione Affari Costituzionali alla Camera. L’audizione su un tema molto dibattuto da varie legislature avviene in un «aula semideserta». A sottolinearlo è il presidente della stessa commissione, Nazario Pagano (Fi), aprendo la seduta ieri che prevedeva all’ordine del giorno, alle 9, l’audizione di Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, sulla proposta di legge in materia di conflitti di interessi a prima firma Giuseppe Conte. Prima di dare la parola al numero uno dell’Anac, Pagano osserva: «Ringrazio il presidente Busia per aver accolto l’invito della Commissione e le chiedo scusa, professore, se trova l’Aula semivuota ma purtroppo la mattina accade questo spesso...». Contattato dall’Agenzia Dire, il presidente della Commissione aggiunge che erano presenti «Forza Italia e Fratelli d’Italia».

 

 

L’audizione dura circa 30 minuti, sono solo due i deputati, entrambi di maggioranza, che fanno domande a Busia al termine del suo intervento. Una è Deborah Bergamini (FI), relatrice della proposta di legge targata M5s, che in videocollegamento dice: «Spiace constatatare l’assenza del Movimento 5 stelle, visto che il primo firmatario è il professore e collega Giuseppe Conte. Sarebbe stato utile magari anche sentire i pareri della delegazione 5 stelle rispetto alle proposte e suggestioni che sono giunte dall’esperienza del presidente Busia. Sicuramente avremo modo e tempo di entrare nella valutazione specifica degli elementi durante l’esame in commissione». Alessandro Urzì, capogruppo FdI in Commissione ha aggiunto: «Sono basito» per l’assenza M5s «lo dico senza polemica o forse un po’ sì».

 

 

Per i 5 stelle le osservazioni dei deputati di maggioranza sembrano quasi una legge del «contrapasso» dopo le critiche per le assenza in Assemblea la scorsa settimana sul Def che hanno fatto mancare i numeri al Governo. La proposta di legge a prima firma Conte è stata depositata alla Camera il 13 ottobre 2022, ha iniziato il suo iter in Commissione Affari costituzionali, in prima lettura, il 2 marzo scorso ed è attesa in Aula il mese prossimo. Sono quattro i componenti M5s in Commissione: Carmela Auriemma, Pasqualino Penza, Riccardo Ricciardi e il capogruppo in Commissione Alfonso Colucci. Tutti firmatari della proposta assieme a Conte. Per il Pd componente della Commissione Affari costituzionali è anche, tra gli altri, la segretaria Elly Schlein. Interpellate dall’Adnkronos, fonti parlamentari grilline in Commissione giustificano l’assenza dei parlamentari stellati parlando di «un errore di comunicazione»: «Di solito - spiegano le stesse fonti - c’è sempre una persona per gruppo in Commissione per sentire le audizioni. C’è stato un passaggio mancato, visto che in Aula c’era il voto di fiducia sul dl Cutro...».

 

Dai blog