Riforma del Lavoro 2023, non solo taglio al cuneo: cosa prevede il decreto
Non solo taglio del cuneo fiscale e assegno di inclusione, ma anche nuovi incentivi alle assunzioni, più controlli per la sicurezza, aumenti per l’assegno unico e proroga del contratto di espansione per la pensione anticipata. Sono solo alcune delle 30 misure contenute nella bozza del Dl lavoro che il governo presenterà ai sindacati nel tavolo di oggi alle 19 a Palazzo Chigi. Tavolo preparatorio in vista del Consiglio dei ministri del primo maggio. Due appuntamenti nel giro di 24 ore che non sono piaciuti ai sindacati. «Essere convocati quando il provvedimento è già preso immagino che sarà una informazione di quello che il Governo ha già deciso» ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, parlando a Radio Anch’Io su Rai Radio 1. «Noi abbiamo sempre chiesto - ha continuato Landini - di essere coinvolti per decidere le cose, naturalmente ascolteremo, vedremo ma non è questo il metodo che a noi piace: essere convocati la sera prima che il mattino dopo votano il decreto già fatto».
Ma vediamo nello specifico alcuni dei contenuti della bozza. All’articolo 10, si prevedono degli incentivi ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, o anche mediante contratto di apprendistato. L’incentivo consiste «nell’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nel limite massimo di 8 mila euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile».
Mentre per chi assume i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale, è riconosciuto, per un periodo massimo di dodici mesi e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro, l’esonero del «versamento del 50% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con l’esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nel limite massimo di importo pari a 4 mila euro su base annua».
Nel Dl viene introdotto anche un nuovo bonus assunzione per i giovani under 30 effettuate nel secondo semestre 2023, ossia dal 1° giugno al 31 dicembre 2023. Ai datori di lavoro privati che assumono under 30 Neet, registrati al Programma operativo nazionale «Inziativa Occupazione Giovani» viene riconosciuto un incentivo per un periodo di 12 mesi pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
All’articolo 17 è previsto un fondo, da 10 milioni di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro annui dal 2024, per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative. Il testo prevede anche una maggiorazione di 30 euro non solo per i figli con entrambi genitori titolari di reddito da lavoro, ma anche per gli orfani con un solo genitore lavoratore. Il rialzo vale per chi ha un Isee pari o inferiore a 15 mila euro. In tema di pensioni il Decreto prevede che dal 1° gennaio 2023, tre scadenze identiche per la presentazione delle domande, per il riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape sociale, Anticipo pensionistico, e per il pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto per i lavoratori precoci.