la bozza del dl

Decreto lavoro: cuneo fiscale e assegno di inclusione, tutte le cifre della bozza

In attesa del Consiglio dei ministri di lunedì 1 maggio emergono anticipazioni su quanto sarà contenuto nel decreto Lavoro. L’articolo 34 della bozza del dl, riporta Agi, contiene il taglio dei contributi previdenziali fino al 7% per le buste paga da luglio a novembre. Nella bozza si parla di "6 punti percentuali, fermo restando l’ulteriore incremento di un punto percentuale". La spesa è valutata in 4.064 milioni di euro per l’anno 2023 e in 492 milioni di euro per l’anno 2024. 

 

  

Tra le misure, quella che prevede l'assenza di tassazione sui fringe benefit fino a 3.000 euro per i lavoratori con figli. Lo prevede l’articolo 35 del dl lavoro che andrà domani in Consiglio dei ministri. "Non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000", si legge nella bozza. La spesa prevista è pari a 142.200.000 di euro per l’anno 2023, 12.400.000 di euro per l’anno 2024. 

 

Nuovi dettagli emergono anche sulla misura che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza, ossia l'Assegno di inclusione. "Ai fini dell’erogazione del beneficio economico dell’Assegno di inclusione è autorizzata la complessiva spesa di 5.472,7 milioni di euro per l’anno 2024, 5.695,0 milioni di euro per l’anno 2025, 5.623,6 milioni di euro per l’anno 2026, 5.733,6 milioni di euro per l’anno 2027, 5.844,7 milioni di euro per l’anno 2028, 5.958,0 milioni di euro per l’anno 2029, 6.073,6 milioni di euro per l’anno 2030, 6.191,4 milioni di euro per l’anno 2031, 6.311,6 milioni di euro per l’anno 2032, 6.434,1 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2033". 

 

Per lo "Strumento di attivazione" è autorizzata "la complessiva spesa di 276 milioni di euro per l’anno 2023, 2.150,5 milioni di euro per l’anno 2024, 821,9 milioni di euro per l’anno 2025, 634,2 milioni di euro per l’anno 2026, 601,4 milioni di euro per l’anno 2027, 612,5 milioni di euro per l’anno 2028, 624,0 milioni di euro per l’anno 2029, 635,7 milioni di euro per l’anno 2030, 647,6 milioni di euro per l’anno 2031, 659,8 milioni di euro per l’anno 2032, 672,1 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2033".  Nell’anno 2023, la misura del reddito di cittadinanza è "riconosciuta nel limite massimo di sette mensilità e comunque non oltre il 31 dicembre 2023", chiarisce la bozza del decreto. Per questo periodo è autorizzata la spesa di 384 milioni di euro.