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Decreto lavoro, Cdm 1 maggio: schiaffone alla sinistra. E Schlein minaccia

Il Pd è pronto a dare battaglia al centrodestra a partire dalle Amministrative del 14 e 15 maggio, alleandosi, dove possibile, con le altre forze di opposizione e mettendo al centro i temi che stanno più a cuore ai dem, su tutti lavoro, sanità, scuola. A ribadirlo, nel corso di un tour in Piemonte a sostegno dei candidati sindaci, è la segretaria del partito, Elly Schlein, che, a ridosso del 1° maggio, parte proprio dal lavoro per sottolineare quelle che, nella sua visione, sono le mancanze del governo guidato da Giorgia Meloni.

"Siamo estremamente preoccupati dalla provocazione di portare il 1° maggio" in Consiglio dei ministri "un decreto che porta il lavoro nel nome ma spinge il lavoro precario di cui questo Paese non ha più bisogno. Anzi, vengano a chiedere alle giovani generazioni che ormai hanno paura del futuro, perché con contratti che durano pochi mesi senza sapere se saranno rinnovati, e con salari troppo bassi, è difficile costruirsi un futuro ed è difficile costruirsi una famiglia per chi lo vuole fare", spiega. "Il messaggio è che c'è un nuovo Partito democratico che vuole mettere al centro il lavoro di dignità, non precario e non povero, la sanità, la scuola e il rispetto del clima, il rispetto dell'equilibrio che si è spezzato e va recuperato con il pianeta che abbiamo". E il momento, sembra dire Schlein, è questo, soprattutto perché nel Pd "il clima è cambiato, siamo in una fase positiva, c'è una nuova speranza. È una grande responsabilità e la portiamo avanti con consapevolezza".

  

Pronti, anche, ad alleanze in chiave anti-destra: "Si prova sempre a costruire nello spirito più unitario possibile delle alleanze che non siano fatte a tavolino ma siano costruite su un progetto per le nostre comunità. A volte si riesce a coinvolgere anche le altre forze di opposizione in Parlamento, a volte non si riesce, ma l'importante è tenere a mente che l'avversario comune in questo momento è la destra che governa questo Paese e che in questi giorni ha dimostrato di nuovo la sua inadeguatezza, non riuscendo a portare subito al voto e all'approvazione un documento importante come il Def, lasciando la sanità pubblica sguarnita delle risorse fondamentali, che servono per assicurare che non si continuino a tagliare i servizi ai cittadini nelle regioni, e poi naturalmente anche sul tema del lavoro". Una sfida a una maggioranza "che non è neanche in grado di assicurare i suoi larghi numeri in Parlamento. Siamo qui a dare il senso che c'è un'alternativa". Anche perché "sicuramente un buon risultato e una vittoria nelle amministrative di questa tornata saranno di buon auspicio anche in vista della sfida delle prossime regionali. La speranza è di riuscire a vincere e portare un cambiamento di cui le nostre comunità sentono sicuramente il bisogno".

Schlein pone infine l'accento su uno dei temi centrali di questa fase politica: "L'atteggiamento rinunciatario del governo sul Pnrr continua a essere per noi fonte di grande preoccupazione. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione irripetibile per il Paese". La sfida è lanciata, e parte dai territori e da un voto amministrativo che potrà già dare una prima indicazione dell'impatto della segreteria Schlein sulle speranze e il futuro del Pd.