Retroscena sulla lite
Def, clima di fuoco dentro Forza Italia: resa dei conti tra Barelli e Cattaneo
Il caso della bocciatura del Def di ieri porta con sé alcuni strascichi dentro alla maggioranza. È stata infatti un’assemblea di fuoco quella di oggi dei deputati di Forza Italia, convocati a Montecitorio per fare il punto dopo il passo falso, con la maggioranza andata sotto sullo scostamento di bilancio a causa di 45 assenze nel centrodestra (a cominciare da quelle di 14 parlamentari azzurri), che hanno messo in imbarazzo il governo e il suo premier Giorgia Meloni. Raccontano di uno vero e proprio scontro tra Paolo Barelli e Alessandro Cattaneo, che avrebbe dato la stura, come un vaso di Pandora, a vecchi rancori legati alla ‘rivoluzione interna’ al partito decisa da Silvio Berlusconi settimane fa, quando si consumò la rivincita dell’ala governista. Oggi, riferisce un azzurro che vuole mantenere l’anonimato, la situazione si sarebbe capovolta.
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Ad accendere le polveri durante la riunione del gruppo forzista Barelli che in apertura dei lavori, senza citarlo direttamente, avrebbe tirato in ballo due volte Cattaneo per condannare la sua frase "Mi sento di scusarmi con gli italiani", pronunciata ieri all’uscita dall’emiciclo. Quasi a giustificarsi per le ‘defezioni forziste’ in Aula. Parole di autocritica, avrebbe sottolineato Barelli, che all’esterno sono suonate come un’ammissione di colpa, quando invece la responsabilità del pasticcio sul Def semmai, sarebbe di tutti i partiti della coalizione, non solo di FI. Subito dopo sarebbe intervenuto il vicepremier e coordinatore nazionale forzista, Antonio Tajani, che avrebbe invitato tutti a restare compatti, lasciando da parte le divisioni.
A quel punto, Cattaneo avrebbe preso la parola chiedendo a Barelli se fosse lui il destinatario della ramanzina: “Sulle scuse ti riferivi a me? Ce l’avevi con me? Anche la Meloni ha chiesto scusa agli italiani per quanto accaduto sullo scostamento di bilancio...”. L’ex sindaco di Pavia ora vicecoordinatore nazionale forzista con delega all’organizzazione territoriale, non ci sta a farsi processare e, a quanto scrive Adnkronos, si sarebbe sfogato facendo notare a Barelli il suo alto numero di assenze in Aula, oltre quella di ieri. “Io voglio che in Forza Italia venga valorizzato chi è sempre presente, chi corre da una commissione all’altra e non mi pare proprio che oggi sia così”, il j’accuse lanciato da Cattaneo. Dura la controreplica di Barelli che alzando la voce avrebbe ricordato all’ex capogruppo la forte tentazione in passato di lasciare il partito per andare con Matteo Renzi. “Non ti permettere, queste sono falsità”, avrebbe ribattuto Cattaneo. Per smorzare i toni da ‘mezzogiorno di fuoco’, sarebbe intervenuto Tajani: “Basta polemiche, finiamola qui, dobbiamo essere uniti…”.