Pnrr, Renzi su Firenze: “I soldi dello stadio vadano per case, scuole e musei”
Un incontro con Giorgia Meloni e il ministro Raffaele Fitto. Per evitare di perdere i soldi del Pnrr e per destinare i fondi inizialmente pensati per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi in case popolari, scuole e musei. È un fiume in piena Matteo Renzi, che ieri pomeriggio ha chiesto a Dario Nardella di fermarsi. E di riflettere. «È giunto il momento di abbandonare l’ideologia. L’Unione Europea ha detto ciò che noi sosteniamo da un anno. Ovvero che utilizzare i soldi pubblici per riqualificare uno stadio di calcio non è ammissibile. Ma vi immaginate gli euroscettici olandesi che dicono sì allo stadio della Fiorentina? Oggi persino i giornali tedeschi parlavano di questa vicenda. Su, siamo seri».
Critiche feroci ad un progetto sul quale l'amministrazione comunale fiorentina e il sindaco in particolar modo erano sicuri di andare a dama. «Dario Nardella continuava a sostenere che avrebbe avuto i soldi. Ora che sappiamo, tutti, che quei soldi non ci sono, esistono due strade. Una, folle, prevede che lo Stato o il Comune (e quindi, in entrambi i casi, il contribuente) metta quei 55 milioni mancanti. L'altra, molto più logica, passa attraverso l’eliminazione del vincolo della Sovrintendenza alle Belle Arti sulle curve. Già oggi, con il cosiddetto emendamento Renzi, si può superare questo ostacolo. Se però il governo di centrodestra vuole creare un nuovo strumento normativo, noi lo votiamo senza dubbi. Ma si buttino giù le curve e si realizzi il progetto Casamonti pagato dalla Fiorentina. Quei 55 milioni vengano invece destinati alla ristrutturazione dell'ex caserma Lupi di Toscana, per case popolari, per musei, per scuole pubbliche. Sia chiaro, i consiglieri comunali fiorentini del Pd la pensano come noi. Solo che non hanno il coraggio di dirlo per ovvi motivi».
Il tema, solo in apparenza sportivo, diventa in un attimo politico. Durante la conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche la senatrice Raffaella Paita, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini (comune nel quale la Fiorentina sta ultimando il nuovo centro tecnico sportivo) e il consigliere comunale di Firenze Barbara Felleca, il leader di Italia Viva ha toccato un tasto dolente, in un paese come l'Italia. Perché solo 48 ore fa il soprintendente Antonella Ranaldi aveva ricordato come il vincolo sia presente su tutto lo stadio, curve comprese. «Massimo rispetto per i sovrintendenti, ma non sono loro che decidono come si usano i soldi pubblici per migliorare le condizioni del nostro Paese. C'è un Parlamento, eletto dai cittadini e un governo, per questi compiti».
Christian Campigli