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Gli Usa promuovono Meloni: “Un successo i 100 giorni di governo”

Dario Martini
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Come ci vedono dall’America? La Cnn, media autorevole non certo schierato a destra, riconosce che «i primi cento giorni del governo di Giorgia Meloni sono stati considerati un successo». È bene ricordare che il traguardo dei primi cento giorni è stato tagliato quasi due mesi fa, a inizio febbraio. L’articolo pubblicato online, firmato da Barbie Latza Nadau, è una lunga analisi sulla politica italiana da fine ottobre ad oggi. Per il network statunitense una cosa è sicura: Meloni «non si è rivelata neanche lontanamente di estrema destra come alcuni temevano». Non si è verificata nemmeno la crisi con le altre cancellerie europee che la sinistra ha agitato come spauracchio durante tutta la campagna elettorale. Anzi, la leader di FdI si è dimostrata «politico di carriera multilingue a suo agio con i leader mondiali globali». Ciò non significa che non ci siano pericoli all’orizzonte. La Cnn ne individua uno: l’immigrazione. Il modo in cui affronterà questa emergenza sarà il banco di prova principale del governo in termini di consenso. Emergenza migranti a parte, il media americano elenca alcuni meriti di Meloni. Uno su tutti? La barra dritta nei rapporti con gli alleati. «È persino riuscita a mettere in riga gli astuti partner della coalizione Matteo Salvini e Silvio Berlusconi nonostante le divergenze sulla guerra in Ucraina - si legge nell’articolo - Meloni ha superato diverse tempeste, inclusa l’ammissione di Berlusconi di aver riacceso la sua amicizia con Vladimir Putin» dopo che il presidente «aveva inviato vodka russa per il suo compleanno». Il riferimento è alla battuta del Cav sullo scambio di doni (lambrusco e vodka) con il leader del Cremlino. Ma, come ha spiegato Berlusconi, non era altro che uno «scherzo», una battuta appunto.

 

 

L’articolo prosegue ricordando «un recente sondaggio» che ha mostrato come «il sostegno a Fratelli d’Italia di Meloni, che ha vinto le elezioni con il 34% dei voti, sia sceso a poco più del 29% nei sondaggi di opinione». Questi dati, però non sono corretti. FdI ha vinto le elezioni del settembre 2022 con il 26% delle preferenze, quindi, semmai, il consenso è cresciuto. Per la Cnn, ci sono altri due temi di politica estera potenzialmente controproducenti in termini di consenso: il sostegno incondizionato all’Ucraina e il rapporto con la Cina. In particolare, «l’adesione dell’Italia al progetto cinese Silk Road (Via della Seta, ndr), un ambizioso schema infrastrutturale globale che alcuni analisti considerano un segno preoccupante della crescente influenza cinese». Un accordo particolarmente inviso alla Casa Bianca, ricorda la Cnn. L’emittente Usa evidenzia altri due aspetti inediti nella realtà politica italiana: «La vittoria elettorale della Meloni è stato un momento sorprendente, non solo per la rapida ascesa del suo partito di destra», ma anche perché «non è solo la più giovane e la prima donna premier italiana, ma anche la prima leader eletta dal 2011, potendo contare su una maggioranza in salute».

 

 

L’analisi della Cnn non è un caso isolato oltreoceano. Anche il Washington Post condivide il giudizio positivo sul governo Meloni. Il quotidiano statunitense, in un articolo a firma di Lee Hockstader, alcuni giorni fa ha sottolineato come la premier «abbia sfidato i profeti di sventura, soprattutto oltre i confini italiani». Come la Cnn, anche l Washington Post ritiene l’immigrazione la sfida più difficile da vincere. Se Meloni la spunterà, scrive il giornale americano, il suo «successo potrebbe divenire un modello» per altri politici di destra in Europa. «Telegenica, veloce e intelligente», la premier italiana si è schierata con l’Ucraina e da quando ha assunto l’incarico «è stata tutta sorrisi con l'Unione Europea». Infine, la previsione sulla tenuta dell’esecutivo: «La vita media di un governo italiano nel Dopoguerra è di circa 14 mesi. I partner di governo» di Meloni «sono alleati di convenienza che potrebbero» girargli le spalle. «Le sue migliori chance per un governo di cinque anni sarebbero» una dimostrazione di forza di Fratelli d’Italia «alle elezioni europee del prossimo anno». Di fatto un «referendum di metà mandato per la sua performance. Se dovesse farcela, potrebbe restare in carica e mangiare molti altri panettoni».

 

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