operazione convincimento
Carlo Calenda imbarca tutti, Renzi punta ai parlamentari per il gruppo
Renzi e Calenda si riorganizzano dopo il fallimento del progetto sul partito unico. Ma se Renzi punta a senatori e deputati per cercare di creare due gruppi parlamentari autonomi, Calenda ha aperto le porte ad acquisizioni di ogni sorta senza stare troppo a guardare ai numeri in Parlamento. Il Terzo Polo sembra un «morto che cammina» tenuto in vita solo dai gruppi parlamentari e dai territori a cui da Roma è arrivato l’ordine di rimanere uniti a tutti i costi. È ovvio però che il destino della coalizione fra Italia Viva e Azione sembra già segnato. Carlo Calenda ha già annunciato che i due partiti andranno ognuno per conto suo alle prossime elezioni europee del 2024. Resta però il nodo dei gruppi parlamentari che adesso sono ancora uniti, una situazione che non sembra possibile proterre ulteriormente visti i toni con cui si sono lasciati i due leader. Per poter creare dei gruppi autonomi alla Camera sono necessari 20 deputati e al Senato 6. In questo momento Azione al Senato avrebbe i numeri per farlo visto che può contare esattamente su sei senatori, a Italia Viva ne mancherebbe uno solo. E proprio per questo si rincorrono le voci di un tentativo di convincimento della compagine renziana nei confronti di Dafne Musolino, senatrice eletta con «Sud chiama Nord».
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C’è anche chi giura che nel mirino dell’ex presidente del Consiglio ci sia anche Maria Stella Gelmini senatrice eletta fra le fila di Carlo Calenda. Alla Camera invece i numeri sono più esigui visto che Azione può contare solo su 12 deputati e Italia Viva su 9. Anche in questo caso sembrerebbe che Renzia stia cercando di convincere Mara Carfagna, deputata di Azione. Nel frattempo Calenda ha "imbarcato" Giosi Ferrandino, eurodeputata, Luigi Cucca, ex senatore Italia Viva, Venanzio Carpentieri, ex segretario Pd a Napoli, Elvira Evangelista, ex parlamentare, e Francesco Stara, consigliere regionale della Sardegna. Insomma tanti nuovi ingressi, ma nessuno utile per creare un gruppo autonomo anche alla Camera.