FIRENZE

Firenze, sparito l'invito all'ambasciatore israeliano Alon Bar. Scoppia il caso

Christian Campigli

Un rapporto difficile, complicato. Una polemica squisitamente politica. Il rischio di incrinare rapporti diplomatici con uno dei pochi Paesi democratici del Medio Oriente. Giornata di tensione e di accuse al fulmicotone a Firenze. Il casus belli verte attorno ad Alon Bar. L'ambasciatore israeliano è stato, inizialmente, invitato a partecipare ad una seduta del Consiglio comunale.

Un'iniziativa diffusa attraverso un comunicato ufficiale, successivamente modificato. Da una manina, che, secondo i rumors di palazzo, apparterrebbe al presidente del Consiglio Comunale, Luca Milani.

  

“Apprendiamo con stupore che è stato espunto dalla nota stampa ufficiale diramata alle 13.52 dalla Presidenza del Consiglio Comunale l’invito ufficiale rivolto all’Ambasciatore di Israele in Italia e San Marino Alon Bar ad intervenire ad una prossima seduta del Consiglio comunale per un confronto e per un dibattito aperto con tutti i gruppi politici presenti nell’assemblea di Palazzo Vecchio – ha sottolineato il consigliere comunale di Italia Viva, Barbara Felleca - Se la cosa fosse vera, e cioè che il Presidente del Consiglio Comunale avesse tolto, senza sentire i due Vicepresidenti, in maniera unilaterale l’invito rivolto all’Ambasciatore di Israele, dietro forse a sollecitazioni di chi ancora vuol continuare a rimarcare, in un impeto di cultura terzomondista, la distanza da Israele, sarebbe politicamente cosa grave ed inaccettabile”.

Nel pomeriggio spunta un post, poi cancellato. Nel quale si legge che “il Consiglio Comunale di Firenze sostiene la proposta di istituire una giornata dei patti di amicizia con il Popolo Saharawi e, attraverso il proprio presidente, esprime la propria amicizia con la città di El Aayun”.

Benzina sul fuoco, che porta ad una nota infuocata del centrodestra. “Un invito ufficiale all’ambasciatore d’Israele che sparisce nell’arco di un paio d’ore da un comunicato già pubblicato a nome della presidenza e del presidente del Consiglio comunale Luca Milani – hanno affermato il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini, il capogruppo di Centro, Ubaldo Bocci, i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, il capogruppo Lega Federico Bussolin e il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli - Una missione in Saharawi con gagliardetto del Consiglio comunale di Firenze della consigliera Pd Donata Bianchi non autorizzata da nessuno, se non dallo stesso presidente Milani. Scelte che necessitano di approfondimenti perché ne siano valutate le conseguenze politiche”.