Parole tabù
Il governatore Giani loda Salvini, imbarazzo in casa Pd
Un tabù che brucia politicamente chi prova a superarlo. Una regola non scritta, che denota come, all'interno della sinistra nostrana, l'avversario assomigli più ad un nemico da abbattere, piuttosto che ad un parigrado col quale confrontarsi. Anche aspramente. Dopo Enrico Letta e Stefano Bonaccini, ieri è stata la volta di Eugenio Giani. Il governatore toscano ha elogiato, con parole di stima ed ammirazione, il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
La scorsa settimana, durante il tour elettorale a Pisa (città che andrà al voto nelle prossime settimane per rinnovare sindaco e consiglio comunale), il numero uno del Carroccio è stato invitato all’Unione degli Industriali. Tema del convegno: il necessario miglioramento di strade, ferrovie e aeroporti, passaggio indispensabile per l'intero sistema economico. Insieme a numerosi imprenditori e rappresentanti di svariate categorie produttive, c'era anche il governatore Giani. Che, una volta salito sul palco, con l'onestà intellettuale che lo contraddistingue da sempre, ha elogiato il leader della Lega. «Lo dico al ministro Salvini, ho grande rispetto di lui e della sua logica del fare. Ho visto un piglio che io sposo e mi piace e sono convinto che con interventi mirati possiamo dare in tempi sufficientemente brevi delle risposte ai toscani».
Il video dell'intervento è stato pubblicato ieri pomeriggio dallo stesso Salvini su Twitter. «E se lo dice anche il governatore del Pd della Toscana, vuol dire che stiamo lavorando bene. Avanti sulla strada della concretezza e del buonsenso». Un'uscita, quella di Giani, che però non è piaciuta ai vertici dem. Ufficialmente, bocche cucite. Ma, a «microfoni spenti», c'è chi, tra i dirigenti locali del Pd, si avventura in critiche feroci. «Già i sondaggi in vista del 2025 (quando si voterà per la Regione Toscana) sono pessimi, ci manca solo elogiare Salvini. Siamo alle comiche».