Berlusconi chiama Meloni e Salvini: “La telefonata più bella”
Seconda telefonata in tredici giorni tra Silvio Berlusconi e il vicepremier Matteo Salvini. «Che bello sentirti! Mi hai fatto una bella sorpresa», le parole del segretario del Carroccio rispondendo al Cavaliere che, secondo fonti della Lega, lo ha chiamato nel pomeriggio. I due leader hanno parlato per pochi minuti, terminando la conversazione con una battuta sul passaggio del turno del Milan in Champions League. «È la telefonata più bella che potessi ricevere», aveva detto Salvini lo scorso 6 aprile, all’indomani del ricovero dell’ex premier al San Raffaele. Inoltre in serata il proprietario del Monza ha sentito telefonicamente pure il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dei contatti che ci sarebbero stati, secondo l’Adnkronos, anche nei giorni scorsi.
Massacro per Calenda e Renzi: il sondaggio dopo la rottura è impietoso
Il Cav da tre giorni è ricoverato nel reparto di degenza ordinaria dell’ospedale milanese dopo 12 di permanenza in terapia intensiva a causa di una polmonite insorta come conseguenza della leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo. Le sue condizioni, stando a quanto trapela, restano comunque stazionarie mentre proseguono le cure e il monitoraggio dei parametri funzionali. L’ultimo bollettino medico risale al 17 aprile. In giornata in ospedale si sono registrate le visite dei figli Eleonora, Marina - che si è trattenuta per quasi quattro ore - e Piersilvio. Primo a tornare, in mattinata, è stato Orazio Fascina, padre di Marta, la deputata di FI e compagna di Berlusconi che da quindici giorni a questa parte non è mai stata vista uscire dall’ospedale. Intanto, a compattare il partito intorno allo storico leader, ci pensa il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli: «Berlusconi è un generale insostituibile - ha detto a Tg1 Mattina -. Da 29 anni si dice che Forza Italia deve avere eredi mentre Forza Italia e il Presidente Berlusconi sono al centro della vita politica del Paese. Noi non ci poniamo il problema, vogliamo che il nostro presidente sia tra noi quanto prima». E lui non ha alcuna intenzione di mollare, con contatti con i leader alleati con cui forma il governo.
“Stupore evidente”. Dalla direzione Pd imbarazzano Schlein, rivolta dei cattolici