questioni pregiudiziali
Il Ponte sullo Stretto domani alla Camera. Opposizioni in fibrillazione
Domani alla Camera arriva il ponte sullo Stretto. Ci sarà un esame delle questioni pregiudiziali riferite alle disposizioni urgenti per la realizzazione dell’opera presentate dal Movimento 5 Stelle. Il decreto legge è stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo. Il testo contiene delle misure che hanno l’obiettivo di accelerare la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, fissando al 31 luglio 2024 il progetto esecutivo dell’opera. Il decreto interviene a tutto campo. Si parte con l’assetto societario della società Stretto di Messina S.p.a. che prevede, tra i soci, Anas, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali, che detiene l’81,848%, Rete Ferroviaria Italiana - RFI con il 13%, Regione Sicilia con il 2,576% e Regione Calabria con il 2,576%. Il capitale sociale ammonta a 383 milioni e 179.794 euro.
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Nel decreto viene illustrato anche il rapporto di concessione, il riavvio delle attività di programmazione e progettazione dell’opera, la figura del commissario straordinario, il servizio di monitoraggio ambientale, ma anche i rapporti contrattuali con il contraente generale e il project manager consultant. A vigilare sull’attività della società sarà il Ministero delle Infrastrutture a cui sarà affidato anche il compito di costituire un comitato scientifico con compiti di consulenza tecnica ai fini della supervisione e indirizzo delle attività tecniche progettuali. Sette anni di tempo, dieci miliardi di euro di costi e trent’anni di durata della concessione dell’opera che inizieranno a decorrere dalla sua entrata in servizio. Sarà un’opera monumentale con una lunghezza della campata centrale stimata intorno ai 3 chilometri e 200 metri, 65 metri di altezza dal canale, 6 corsie stradali e 2 binari ferroviari.
Inutile dire che l’opera ha già scatenato le polemiche. In primis di Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi-Sinistra italiana che ha dichiarato: «Salvini non dice dove prenderà i 10 miliardi per costruire il Ponte. Questo è un punto importante sul quale andremo a fondo e stiamo già preparando una relazione-esposto che invieremo alla Corte dei conti».